SOLARO (MI). Occhi irrequieti che non incrociano mai gli sguardi, braccia che si agitano improvvisamente come per spiccare voli impossibili, frasi ripetute innumerevoli volte, incapacità di percepire i sentimenti degli altri. Sono alcune delle modalità in cui si manifesta l’autismo, un disturbo riconoscibile già intorno ai tre anni e da cui attualmente non si guarisce, ma che può migliorare.
Per dare un sostegno alle famiglie venerdì a Solaro (Milano) verrà presentato un gruppo di «auto mutuo aiuto » (Ama) per genitori con figli con autismo.«L’idea di fondare un gruppo Ama ci è venuta perché abbiamo avvertito la necessità di condividere esperienze e scambiare opinioni con famiglie che si trovassero ad affrontare gli stessi problemi – racconta Maria Borroni, mamma di Davide, bimbo autistico di otto anni, che con il marito Carlo è tra i promotori del progetto –. Purtroppo ci sentiamo ‘diversi’ dai genitori di bambini cosiddetti normodotati. A nostro figlio nel tempo libero capita di restare incantato a osservare un cancello che si apre e si chiude, mentre i suoi coetanei magari giocano a nascondino».
L’autismo non tocca poche famiglie. Se si considera tutto lo spettro dei disturbi si parla di un’incidenza di un bambino su 500. A Lecco e a Paderno d’Adda è operativa da oltre dieci anni l’associazione «Autismo Lecco», che attiva, a seconda delle necessità, gruppi di auto mutuo aiuto. «Autismando» è invece l’associazione di genitori e familiari di persone con autismo che opera nella provincia di Brescia tutelando i diritti degli autistici e offrendo sostegno a chi li assiste. In Lombardia Angsa, associazione nazionale genitori soggetti autistici, si occupa di informare, sensibilizzare e divulgare la ricerca scientifica sull’argomento.
L’appuntamento a Solaro è al servizio comunale Aggregagiovani «La Calamita», via I Maggio 1 alle 20.45. La partecipazione è gratuita. Il progetto è realizzato anche grazie al sostegno di Amalo (Auto mutuo aiuto Lombardia) e con il finanziamento della Fondazione Prosolidar.
di Giovanna Sciacchitano
Fonte: Avvenire.it
13/12/2012