Farmaci e succo di frutta? attenzione agli effetti

Farmaci e succo di frutta? attenzione agli effetti

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Siete in cura e state prendendo dei farmaci? Dunque fate attenzione ai succhi di frutta. Le tipiche bevande dell’estate, cosi fresche, dissetanti e popolari, possono giocare brutte sorprese.

Una spremuta di pompelmo puo’ infatti far lievitare rapidamente la tossicita’ dei medicinali e causare anche guai seri. Un’indicazione che vale anche per i succhi di agrumi o di pomodoro, per le bibite ai frutti di bosco e quelle ai frutti tropicali. Perfino per il comunissimo te’. “Non tutte le combinazioni farmaci-succhi di frutta provocano gli stessi effetti”, spiega Fabio Firenzuoli, presidente dell’Associazione italiana dei medici fitoterapeuti, e direttore del Centro di Medicina naturale presso l’ospedale di Empoli. “E’ pero’ bene che, chi e’ in cura con i farmaci, stia bene attento alle bibite che beve”. Il problema, aggiunge, nasce soprattutto durante l’estate, quando si fa maggiore ricorso a bevande dissentanti o rinfrescanti a base di frutta. E’ in particolare riguarda gli anziani che, proprio in estate, vengono invitato a bere di piu’ per evitare rischi di disidratazione, ma che per l’appunto sono anche i maggiori consumatori di farmaci.

Nel caso del pompelmo, alcune sue sostanze (flavonoidi e furocumarine) impediscono all’organismo di smaltire i farmaci a livello intestinale, ovvero bloccano le funzioni della cosiddetta p-glicoproteina e lo stesso apparato di demolizione presente nel fegato (i citocromi). Il risultato e’ facilmente intuibile: i farmaci si accumulano rapidamente nell’organismo, ben oltre il livello normale. I piu’ facilmente coinvolti sono le statine, i calcioantagonisti e la ciclospirina, che possono provocare, rispettivamente, problemi muscolari, bruschi calidi pressione e palpitazioni, danni renali. Altri sono gli ansiolitici e i farmaci contro le aritmie e l’asma bronchiale.

Dal momento che il succo di pompelmo e’ considerato dimagrante, molto pericoloso puo’ essere associarlo con farmaci anoressizzanti, perche’ ne aumenta la tossicita’ sul cuore e sul sistema nervoso.

fonte: salute.agi.it – redattore r.f. – Informa disAbile – comune.torino.it

29/07/2008