Certo, l’inaugurazione di un ascensore idraulico di ultima generazione, presso il Palazzo Comunale di Pescara, è un primo, importante passo, ottenuto grazie al determinante contributo delle persone con disabilità e in particolare di quelle della locale Aassociazione Carrozzine Determinate, che per lungo tempo hanno fatto sentire la propria voce. Ma per avere una città veramente accessibile, sicura, comoda e fruibile per tutti i Cittadini, c’è ancora parecchio da fare e «se questo non accadrà – dichiara Claudio Ferrante – saremo di nuovo pronti a fare sentire con forza il nostro dissenso».
Claudio Ferrante, presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate di Pescara«Con l’inaugurazione di un ascensore idraulico di ultima generazione – leggiamo sul quotidiano abruzzese "Il Centro" del 18 novembre – riservato ai cittadini diversamente abili o con difficoltà motorie, è partito ieri il progetto comunale Pescara città accessibile, un programma di interventi che interesserà Piazza Italia, dove, in vista della pedonalizzazione, saranno individuati percorsi dedicati per carrozzine, in grado di collegare Comune e Provincia. Il progetto è conseguente alla protesta di un anno fa delle associazioni di disabili, che parlarono di Pescara come "città prigione"». Il riferimento conclusivo è esattamente all’iniziativa promossa all’antivigilia di Natale del 2010, quando una decina di persone con disabilità dell’Associazione Carrozzine Determinate, guidate da Claudio Ferrante, si erano presentate davanti al Comune di Pescara, con maglie da carcerati («perché per i disabili questa è ancora una "città-galera"!») e con la "matricola" 104/92-ONU, a ricordare naturalmente la Legge Quadro 104/92 sulla disabilità e la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (se ne legga nel nostro sito cliccando qui). Era stata quella, per altro, solo l’ultima tappa di un’ormai lunga battaglia contro le barriere di Pescara, riferita alle piazze, ai marciapiedi, all’ospedale, ai parcheggi, agli uffici postali, alla Prefettura, agli uffici dell’ASL e agli autobus.
Esulta ora, giustamente, Claudio Ferrante – invitato all’inaugurazione del nuovo ascensore idraulico presso il Palazzo Comunale, cui era presente anche l’assessore alle Politiche Sociali Guido Cerolini – ma altrettanto giustamente, pur non volendo "rovinare la festa", puntualizza, con il seguente testo, che c’è ancora molto da lavorare, per arrivare a una città realmente «sicura, comoda e fruibile per tutti i Cittadini». Siamo stati invitati dall’assessore Guido Cerolini all’inaugurazione dell’ascensore del Palazzo Comunale. Tutti ricorderanno la nostra protesta del 23 dicembre 2010 davanti a Palazzo di Città, vestiti da carcerati per protestare contro le barriere dell’inciviltà. Lo stesso assessore alle Politiche Sociali ha riconosciuto quanto la nostra associazione sia stata determinante per ottenere questo importante traguardo. Siamo contenti e ringraziamo l’Assessore e Il Sindaco di Pescara per questo importante traguardo. E tuttavia, non possiamo essere totalmente soddisfatti! L’atrio, infatti, presenta un gradino, gli scivoli per arrivare al portone d’ingresso sono ripidi e non è stato istituito alcun altro parcheggio riservato alle persone con disabilità, mentre amministratori, dirigenti e consiglieri comunali (quelli, cioè, con le gambe buone), hanno il posteggio riservato, personalizzato e con il telecomando alza-sbarra. Promesse disattese, infine, anche per Piazza Italia, sempre ricca di barriere e di scivoli pericolosi completamente fuorilegge! Noi non vogliamo "rovinare la festa", perché la giornata in cui è stato inaugurato l’ascensore è stata importante e vi abbiamo partecipato per congratularci. Non possiamo però fare a meno di ricordare che siamo ancora ben lontani dalla cultura dell’accessibilità universale e che abbattere le barriere è un dovere costituzionale previsto anche dalla Legge Quadro sull’Handicap 104/92 e dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, oltreché da altre normative vigenti. Siamo costretti a ricordare, in tal senso, che chi non abbatte barriere architettoniche commette gravi reati, come quelli di discriminazione e violazione dei diritti umani. Ci aspettiamo quindi, d’ora in poi, una città completamente accessibile, sicura, comoda e fruibile per tutti i Cittadini e se questo non accadrà, saremo di nuovo pronti a fare sentire con forza il nostro dissenso.
di Claudio Ferrante
Fonte: Superando.it
24/11/2011