Firenze, ecco come i non vedenti diventano scultori

Firenze, ecco come i non vedenti diventano scultori

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Quali sono i modi migliori per parlare di autismo? A questa domanda ha cercato di rispondere una ricerca condotta nel Regno Unito. Che ha chiesto a 3.470 persone (tra cui 502 adulti autistici, 2.207 genitori di bambini e adulti con lo spettro autistico, nonché 1.109 professionisti) quali sono le parole giuste da usare quando si parla di loro.

Quali sono i modi migliori per parlare di autismo? A questa domanda ha cercato di rispondere una ricerca condotta nel Regno Unito. Che ha chiesto a 3.470 persone (tra cui 502 adulti autistici, 2.207 genitori di bambini e adulti con lo spettro autistico, nonché 1.109 professionisti) quali sono le parole giuste da usare quando si parla di loro. I risultati hanno confermato che non esiste un unico termine preferito da tutti, anche se espressioni come "spettro autistico" e "sindrome di Asperger" sembrano generalmente accettati. Parole come "autistico" e "aspie" piacciono agli adulti con questa disabilità, ma meno alle loro famiglie. I termini che proprio non piacciono a nessuno o che con il tempo sono passati in disuso sono quelli come "autismo a basso funzionamento", "sindrome di Kanner" o "autismo classico". Il linguaggio che usiamo, sostengono i ricercatori, è molto importante perché può contribuire a cambiare gli atteggiamenti della società verso coloro che vivono con questa disabilità.

Fonte: Superabile.it

08/07/2015