Dar vita a una rete di sostegno per i genitori e per i fratelli delle persone con disabilità: è questo l’obiettivo che si pone l’associazione "Genitori per sempre" di Napoli, con la creazione di spazi di incontro e confronto, in cui si possa chiedere aiuto, elaborare nuove idee e trasformarle in progetti
ROMA – Creare spazi di incontro e confronto che siano anche laboratori di idee e di progetti, per migliorare la qualità della vita delle famiglie, sopratutto quando ci siano minori in difficoltà: è con questi obiettivi che è nata e opera, al Vomero, l’associazione "Genitori per sempre". Un lavoro di rete, realizzato in collaborazione con l’ospedale San Giovanni Bosco, il liceo classico Pansini, la parrocchia Nostra Signora del Sacro Cuore e l’associazione Arcobaleno, per far emergere le fragilità delle famiglie in difficoltà e offrire risposte concrete ai bisogni inespressi di chi vive quotidianamente situazioni problematiche.
Ora, dall’analisi dei bisogni del territorio e dalla sinergia tra più realtà, è emersa l’idea di dar vita a un percorso di sostegno per i fratelli e le sorelle dei minori disabili: i cosiddetti "siblings", infatti, pur non vivendo una situazione fisiologicamente critica, sono particolarmente vulnerabili e hanno bisogno di un’attenzione in più rispetto ai loro coetanei."Genitori per sempre" ha organizzato per loro laboratori di integrazione, gruppi di discussione e di auto mutuo aiuto per raccontare e condividere l’esperienza di un "fratello" che vive quotidianamente la diversità riconosciuta socialmente come disabilità.
Di qui, l’appello dell’associazione, che per rispondere alle sempre più numerose richieste delle famiglie, "Genitori per sempre" intende allargare la rete di partenariati invitando tutte le realtà associative e di terzo settore che in quale modo si occupano di disabilità a contattare l’associazione (al 333.1153956). Il confronto tra più realtà permetterà di scambiare idee e informazioni, faciliterà il dialogo con il personale medico in merito all’approccio terapeutico più adeguato e inoltre aiuterà le famiglie a sviluppare un maggior riconoscimento del ruolo dei fratelli siblings nella vita delle persone con disabilità.
Fonte: Superabile.it
31/10/2016