ROMA – Sport e disabilita’: praticare tai chi sulla sedia a rotelle fa bene al corpo e allo spirito. Per consentire ai pazienti disabili di accostarsi a una delle piu’ antiche arti marziali cinesi, il tai chi e’ stato adattato alle possibilita’ motorie di chi e’ costretto sulla sedia a rotelle da Zibin Guo, medico antropologo dell’Universita’ del Tennessee. L’esercizio fisico e’, infatti, la prima medicina per mantenersi sani e in forma, ricordano i ricercatori americani, ma nel caso di handicap che limitano la possibilita’ di movimento i pazienti spesso perdono confidenza con il proprio corpo, rischiando in questo modo anche di peggiorare le condizioni di salute.
Le tecniche ideate da Guo sono gia’ state presentate ai giochi paralimpici di Pechino nel 2008: chi ha sperimentato questo tipo di disciplina afferma di aver riscontrato un miglioramento nella postura, nella mobilita’ nonche’ nell’umore. ”Il tai chi – spiaga Glenn Haban, neuropsicologo che ha partecipato agli studi – coinvolge tutti e tre i fattori necessari al miglioramento del proprio stato di salute: l’attivita’ fisica, la stimolazione cerebrale e il coinvolgimento sociale. Questo sport, poco dispendioso e semplice da praticare, e’ in grado di consentire notevoli progressi nello status funzionale dei pazienti”.
Fonte (ASCA-NOEMATA) – disalblog.it
11/06/2009