LANCIANO – "Per motivi familiari urgenti l’autofficina Costantini rimarrà chiusa fino al 16 novembre. Ci scusiamo per il disagio": sulla saracinesca dell’officina di famiglia, da ieri si legge quel cartello. Antonio è partito subito dopo essere stato avvisato. Lorenzo, suo figlio, non ce l’ha fatta: è morto ieri, nell’ospedale di Filadelfia, negli Stati Uniti, dove era ricoverato da circa 2 mesi. Vent’anni compiuti il marzo scorso, ha lottato fino all’ultimo contro una rarissima forma di leucemia linfoblastica acuta di tipo B Common Philadelphia, scoperta per caso prima di un’operazione al crociato nel maggio 2013. Lorenzo, infatti, era una promessa del calcio abruzzese: giocava con la Virtus Lanciano, che oggi sul suo sito, scrive: "La famiglia Maio, i dirigenti, lo staff, i calciatori e tutto il personale della Virtus Lanciano piangono la scomparsa del giovane calciatore del settore giovanile. A tutta la sua famiglia vanno le nostre più sentite condoglianze". Nell’ospedale americano, durante gli ultimi giorni del ricovero, Lorenzo si era molto indebolito, ma non mancava giorno che sul blog www.lorenzofacciungoal.com la famiglia non desse informazioni riguardo il suo stato di salute, sempre più cagionevole.
Per dare la possibilità a Lorenzo di curarsi negli Stati Uniti con il metodo del professor June, la famiglia e la sua città avevano dato vita a una vera e propria gara di solidarietà grazie alla quale sono stati raccolti i 450 mila euro (600 mila dollari) necessari all’intervento: in pratica, si trattava di prelevare i linfociti T di Lorenzo, modificarli geneticamente e poi, dopo 4 settimane, reimmetterli. I nuovi linfociti avrebbero riconosciuto – e sconfitto – le cellule malate. Ma il giovane abruzzese non ne ha avuto il tempo, le sue condizioni precarie non hanno permesso ai medici nemmeno di iniziare la terapia. (ambra notari)
Fonte: Superabile.it
13/11/2014