Già 900 persone si sono rivolte al nuovo servizio a due settimane dall’apertura. Sono soprattutto donne che cercano un aiuto per persone anziane con Alzheimer e demenza senile
ROMA – A sole due settimane dall’apertura, già 900 persone si sono rivolte allo sportello CuraMi, attraverso telefonate, e-mail o presentandosi direttamente in sede, presso il Pio Albergo Trivulzio, per richiedere i servizi di baby sitter e badanti qualificate. Le persone iscritte all’Albo delle assistenti famigliari nelle prime due settimane di funzionamento dello Sportello sono invece 84.
Le richieste raccolte parlano di domande provenienti soprattutto da donne, che si rivolgono allo sportello per cercare assistenti familiari che le aiutino nella cura di persone anziane affette da Alzheimer o demenza senile, ma anche per un aiuto nelle faccende domestiche, o per una generica richiesta di compagnia. Questi i dati resi noti oggi durante la presentazione dell’iniziativa al Pio Albergo Trivulzio, con l’assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute Pierfrancesco Majorino, la presidente del Pat Laura Iris Ferro e la presidente della Cooperativa sociale Eureka! Eleonora Bortolotti.
Il servizio CuraMi, che viene definito dall’assessore Majorino "uno strumento utile alle famiglie che cercano personale qualificato" è stato aperto lo scorso 10 febbraio dal comune di Milano, ed è gestito in collaborazione con la cooperativa sociale Eureka! e con il Pio Albergo Trivulzio. Allo sportello si possono dunque rivolgere le persone che chiedono di essere inserite nell’Albo comunale delle badanti e baby sitter, così come le famiglie che cercano un supporto per l’individuazione di personale specializzato. Il servizio offre anche informazioni sul contratto domestico e fornisce consulenza per la regolarizzazione contrattuale dell’assistente famigliare e la preparazione delle pratiche di assunzione.
"Siamo soddisfatti dell’andamento dello Sportello perché stiamo mettendo a disposizione della città un elenco di persone qualificate e affidabili. In questo modo rispondiamo alle esigenze delle tante famiglie milanesi alle prese con la necessità di assistenza dei soggetti fragili" continua l’assessore Majorino commentando l’ottima risposta che il servizio ha ottenuto da parte dei cittadini.
Per poter accedere all’Albo, è necessario effettuare un colloquio per definire le capacità e le competenze della persona e si devono possedere alcuni requisiti, tra cui la frequenza di appositi corsi di formazione professionale. Fino ad ora il 95% delle persone inserite nell’Albo sono donne, provenienti per la maggior parte dal Perù, dall’Italia, dall’Ucraina, dall’Ecuador e dalla Moldavia.
"Il percorso altamente innovativo proposto è prima di tutto una sfida culturale che promuove lo scambio di saperi e saper-fare, le sinergie pubblico – privato, la riattivazione del buon vicinato e dell’auto-aiuto, cercando di far emergere le competenze che la vivacissima realtà milanese ha, e di metterle in rete in un circolo virtuoso che porterà alla ottimizzazione delle risorse. Crediamo che il percorso intrapreso abbia tutte le potenzialità per rivoluzionare l’ottica dei servizi di cura." ha chiarito Eleonora Bortolotti della Cooperativa Sociale Eureka!. Lo Sportello ha sede presso il Pio Albergo Trivulzio – Padiglione 13 (ingresso da via Trivulzio 15 e da via Bezzi 10). È inoltre presente un punto informazioni presso la residenza Principessa Jolanda in via G.A. Sassi 4. Gli orari di apertura sono il lunedì dalle 8.30 alle 13 e dal martedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.30.
Fonte: Superabile.it
28/02/2014