FIRENZE – ”E fortuna che ci sono gli Estav. Si’, gli Estav: gli organismi di area vasta che si occupano degli approvvigionamenti sanitari. Secondo le intenzioni della giunta regionale dovrebbero servire a spendere di meno per ausili e quant’altro, spuntando prezzi di favore presso i fornitori grazie alla loro capacita’ di fare massa critica ed avanzare ordinativi importanti. Fortuna, perche’ senno’ chissa’ a Pistoia la Asl 3 quanto l’avrebbe pagata, la sedia a rotelle da 280 euro per cui la Asl ne versera’ invece ben 495, quasi il doppio”. E’ un’amara ironia quella con cui Stefano Mugnai (Pdl), vicepresidente della Commissione sanita’, commenta, insieme al vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Benedetti (Pdl), una storia di ”ordinarie anomalie in arrivo da Pistoia”.
”Un cittadino – si legge nel comunicato del Pdl regionale si rivolge a un negozio di articoli sanitari per acquistare una carrozzina. Il prezzo per quella che gli serve, gli viene detto, e’ di 280 euro. Tuttavia, il rivenditore gli segnala che, nel suo caso, ha diritto ad ottenerne una in comodato gratuito dalla Asl di appartenenza, che e’ appunto la 3 di Pistoia. I magazzini ne sono pero’ sprovvisti, e allora la Asl rilascia al cittadino un buono per ritirare l’ausilio presso il rivenditore”. ”Solo che quel buono – per il medesimo modello, nel medesimo negozio – ammonta non a 280 euro, bensi’ a 495. Errore? Refuso? Macche’. La Asl 3 giura che sia normale, e di aver seguito le tariffe del nomenclatore ufficiale”. Peccato che una simile tesi ”non convinca per nulla” Mugnai e Benedetti, che sull’argomento stanno gia’ predisponendo un’interrogazione alla Giunta regionale. ”Questo caso – affermano i consiglieri regionali Stefano Mugnai e Roberto Benedetti – rappresenta un assurdo che varca il limite tra buon senso e burocrazia. Ma come? Il pubblico, anziche’ spuntare prezzi migliori grazie a un impatto massivo sul mercato, finisce per pagare quasi il doppio rispetto al privato cittadino? Ma allora, gli Estav, che ci stanno a fare?” ”Alla nostra mozione per accorparli riducendoli da 3 a 1, approvata all’unanimita’ dal Consiglio regionale, l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia si e’ rifiutata di dar seguito. Ma ora ci sfiora un dubbio: che sia troppo anche uno solo?”.
Fonte: Disablog.it
24/11/2011