E’ totalmente pubblica ed è stata appena inaugurata a Spoleto all’interno dell’ospedale. Trecentomila euro agli operatori della coop sociale appaltante. La Regione punta sulle residenze sanitarie assistite, ma promette alla città anche "l’arrivo del primario del reparto di chirurgia" assente da tempo
PERUGIA – Un milione di euro per una nuova Rsa, Residenza sanitaria assistenziale. Mentre il Comitato 16 novembre è in presidio di protesta permanente, da oggi, al ministero dell’Economia per dire "basta con le residenze e sì a un serio progetto di assistenza domiciliare che comporterebbe (conti alla mano, presentati al ministero dallo stesso Comitato, ndr) risparmi per la sanità italiana oltre che qualità ed efficacia di cura", la sanità pubblica ribadisce la scelta delle Rsa, trovando fondi per esse e aprendone di nuove. L’azienda sanitaria umbra ha appena inaugurato, ieri pomeriggio a Spoleto, una nuova residenza sanitaria assistenziale. Totalmente pubblica, come ci spiega la responsabile del distretto sanitario Simonetta Antinarelli, vi si accede una volta dimessi da reparti ospedalieri oppure dal domicilio con prescrizione medica. "Non è a retta", spiega Antinarelli, cosa che le crea in un primo momento qualche esitazione a spiegare quanti soldi la sanità regionale ci ha investito. "Circa un milione di euro all’anno" è la spesa per la sanità pubblica. "Solo gli operatori assistenziali costano 300mila euro all’anno – chiarisce la dottoressa Antinarelli -, poi c’è il personale medico con 3 unità, 9 infermieri, un caposala. Poi ci sono i costi dei pasti, pari a 90mila euro annui, e quelli per i farmaci oltre a quelli per le pulizie".
Gli operatori addetti all’assistenza sono della cooperativa sociale Il Cerchio: "E’ stato fatto un appalto tre anni fa – spiega Antinarelli – e si è mantenuto quell’appalto che ha durata di cinque anni". Tra due anni, dunque, "o si proroga o si rinnova l’appalto".
La nuova Rsa sorge all’interno dell’ospedale di Spoleto, al piano terra, nei locali che ospitavano il reparto di medicina trasferito al piano superiore. I lavori di ristrutturazione sono stati finanziati dalla Regione Umbria. La residenza ha 18 posti disponibili. "Dodici persone saranno trasferite qui il 4 novembre dalla residenza di Terraia, una struttura che è al 50% sanitaria e al 50% sociale e nella quale resteranno 25 persone in residenza protetta".
Dalle parole della responsabile del distretto sanitario emerge che quello a cui si è voluto puntare con questa nuova Rsa è "una maggiore integrazione tra presidio ospedaliero e territorio". E "tengo a precisare – aggiunge, forse pensando ai tanti preoccupati per le sorti di alcuni reparti e servizi dell’ospedale che stanno in fase di dismissione o vivono momenti di grande criticità come il Pronto soccorso, il polo trasfusioni o reparti privi di primario – che si tratta di posti letto territoriali, non si è aperto un nuovo reparto".
Durante l’inaugurazione di ieri la presidente della Regione Catiuscia Marini ha tenuto a dire che si tratta di "un modulo Rsa importante, il più grande dell’Umbria, considerando che generalmente i posti a letto a disposizione sono 12 e qui siamo a 18". Ha anche detto che all’ospedale cittadino non arriva solo la Rsa nel 2013: "Arriverà il primario di chirurgia entro l’anno".
Fonte: Superabile.it
23/10/2013