Il coraggio di essere diversi

Il coraggio di essere diversi

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Iniziativa di un gruppo bipartisan di senatori e il Comitato per la promozione dell’assistenza sessuale: potrebbe finalmente diventare legale questa forma di assistenza per una parte della popolazione che vive spesso una sessualità clandestina

ROMA- Oggi al Senato è stata presentata in conferenza stampa la bozza di una pdl per regolamentare la sessualità assistita per le persone con disabilità. Se dovesse passare porterà finalmente a compimento il lungo e fatico percorso compiuto dai Love Giver, il Comitato per la promozione dell’assistenza sessuale, che renderà, si spera, finalmente e definitivamente legale questa forma assistenziale.

Un tema di cui si parla poco, perché il sesso spesso è ancora tabù nei palazzi del potere, soprattutto quando si tratta di andare a toccare una legislazione che in Italia accomuna sotto lo stesso cappello prostituzione, pornografia e, in modo piuttosto anomalo, anche l’assistenza sessuale ai disabili (la fonte del diritto rimane sempre la famigerata legge Merlin del ’58). Ma quella dei portatori di handicap non è semplicemente una rivendicazione epicurea, quanto piuttosto una necessità, perché può capitare, spesso, che senza assistenza, la sfera sessuale gli sia praticamente preclusa a vita.

Per questo Maximiliano Ulivieri si batte da anni per far valere i suoi diritti, e insieme con un gruppo di coraggiosi fonda nel 2013 il comitato: "Abbiamo scritto questa bozza insieme, che andrà a cambiare finalmente le regole di una sistema poco chiaro. Sono contento perché i senatori si sono dimostrati  molto partecipi e hanno accolto bene la nostra proposta".

La mozione è  stata presentata da Sergio Lo Giudice, del Pd, insieme ad un gruppo politicamente trasversale di altri 10 senatori. Il principale obiettivo, come si legge nel primo paragrafo del testo, è quello di "Favorire il pieno sviluppo della persona anche sotto il profilo dell’espressione della sessualità". Per questo, anche se finora si è sempre fatto riscorso a sistemi legalmente non consentiti, Maxilimiano Ulivieri ci tiene a ribadire l’importanza di questo processo: "Se vuoi fare qualcosa che entri in un processo di cambiamento devi farlo alla luce del sole. Ci vorrà del tempo, ma ho aspettato 30 anni, e a questo punto posso aspettare ancora".

Nel frattempo il comitato si sta organizzando per iniziare a settembre i primi corsi per assistenti Sessuali, svolti da alcune figure chiave per la formazione di questi nuovi educatori della sfera erotica, come medici, sessuologi e psicologi, per cercare di inquadrare le persone che andranno a lavorare nel contesto delle varie disabilità. Anche in questo Maxiliano pensa in grande, e oltre a invitare persone che lavora già nel campo, ma all’estero, vorrebbe ampliare il progetto per introdurre un’idea diversa del sesso, che sappia stimolaree soddisfare soprattutto la sfera emotiva, quella che in fondo rimane più delusa dagli incontri clandestini.

Unico punto che ancora rimane fuori dalla già rivoluzionario pdl, le spese di questa assistenza: per il momento rimangono ancora totalmente a carico della famiglia. Forse in futuro il sesso sarà materia di studio anche nelle scuole, e allora verrà riconosciuto anche il diritto alla sua pratica per chi non ha nessuna possibilità di scelta.

Fonte: Repubblica.it

28/04/2014