Il guinzaglio per ciechi che simula il cane guida

Il guinzaglio per ciechi che simula il cane guida

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"Per me la politica è tutto". A dichiararlo è Claudia, che viene da Caserta ed è, insieme a Renata, Paolo e Leonardo, tra i ragazzi con sindrome di Down protagonisti del film documentario presentato alla Casa del Cinema di Roma

ROMA – "Per me la politica è tutto". A dichiararlo è Claudia, che viene da Caserta ed e’, insieme a Renata, Paolo e Leonardo, tra i ragazzi Down protagonisti del film documentario presentato stamane nella Casa del Cinema di Roma "Diritto ai diritti". Il documentario diretto da Christian Angeli, racconta il progetto omonimo dall’Aipd- Associazione Italiana Persone Down, svolto in 17 citta’ con piu’ di 130 ragazzi Down guidati dagli educatori dell’associazione. Scandito dai suoni di Dario Cincilla e dal filo conduttore dei treni e delle stazioni ferroviarie attraversate dai personaggi, il documentario racconta il confronto dei giovani down con il mondo della politica: dalla formazione nelle sedi dell’Associazione alla visita a Montecitorio, fino all’incontro dei quattro protagonisti con tre parlamentari, in una trasmissione a Radio Radicale.

"Diritto ai diritti" e’ anche la storia di un allenamento al dibattito. Claudia e gli altri, infatti, si esercitano a lungo insieme agli operatori per cercare di comunicare efficacemente i loro bisogni ai deputati coinvolti nel tavolo di confronto: Andrea Romano (Pd), Walter Rizzetto (FdI) e Giulia Di Vita (M5S).

"Non si puo’ fare una legge per abolirlo, il pregiudizio?" e’ una delle domande che viene dai ragazzi durante la radiotrasmissione, moderata da Giovanna Reanda. Al pregiudizio, però, si aggiungono preoccupazioni che non sono solo dei disabili: "lavorare, portare a casa qualcosa", ma anche capire la politica. "Certe volte penso che parlano apposta per non farsi capire, infatti spesso non ho votato" e’ il commento di Claudia che ad oggi ancora non ha trovato un lavoro, e alla Dire commenta "ci vuole tempo…".

Dopo la presentazione, il film e’ diventato l’occasione per un dibattito che ha coinvolto anche alcuni tra i politici che hanno preso parte al progetto. "Se i politici venissero continuamente sottoposti a questo tipo di iniziative, lo scollamento tra politica e realta’ sarebbe minore" ha commentato Giulia Di Vita, mentre per il parlamentare Andrea Romano, padre di un figlio disabile: "Capita rarissimamente di incontrare persone con disabilita’ alle quali raccontare le cose, purtroppo poche, che si riescono a fare verso questo mondo".

E per Romano la legge sul ‘Dopo di noi’, "rappresenta una piccola, prima risposta ai genitori dei figli con disabilità". "Ne usufruiranno solo 1400 disabili, è una legge per le famiglie ricche" replica durante il dibattito Matteo dall’Osso, parlamentare pentastellato e disabile. "La legge del ‘Dopo di noi’ potrebbe essere una partenza- e’ il commento del presidente dell’Aipd Paolo Grillo -. E’ una legge con ancora diverse problematiche, da migliorare, ma ci troviamo di fronte a qualcosa che inizia". La politica, comunque, "potrebbe fare molto di più".

Fonte: Superabile.it

06/07/2016