Sono 560 mila, cioè l’1,6% del totale. 20 mila in più ogni anno. Le difficoltà che incontrano in strada: barriere architettoniche e spazi riservati occupati abusivamente. Dall’Aci nuovi servizi per la sicurezza e il soccorso
ROMA – I "patentati speciali" sono quelli che provocano meno incidenti: sono pochi ma buoni, quindi, gli automobilisti disabili che guidano sulle strade italiani. 560.000 circa, cioè appena l’1,6% del totale degli automobilisti italiani, ma in crescita costante, visto che ogni anno se ne registrano 20.000 in più. Sono questi alcuni dei dati resi noti dall’Aci, alla vigilia della presentazione della nuova tessera "Aci… inoltre", in programma per domani mattina presso la Biblioteca Nazionale di Castro Pretorio. Le difficoltà principali con cui devono fare i conti sulle strade i "patentati speciali" sono l’occupazione abusiva degli spazi riservati, i marciapiedi e gli scalini non a norma e, più in generale, la mancanza di una "cultura" della disabilità. D’altro canto, migliorano e si moltiplicano i dispositivi disponibili per le automobili, come software di riconoscimento vocale per l’uso di tergicristalli, frecce, abbaglianti, finestrini, aria condizionata, radio e impianti di telefonia. "La maggior parte delle vetture – osserva l’Aci – può essere adattata ai disabili con costi ragionevoli e reti di autonoleggio sono in grado di fornire veicoli in risposta ad ogni esigenza, anche con formule a lungo termine".
Anche l’Automobile Club d’Italia ha definito negli ultimi tre anni una serie di prodotti e servizi indirizzati agli automobilisti disabili. E domani ne sarà presentato uno nuovo, la tessera "Aci… inoltre", che a un prezzo più basso delle altre carte associative, propone gli stessi vantaggi, insieme a una serie di servizi specifici per le persone con disabilità: l’invio di due mezzi di soccorso (uno per l’auto e l’altro per l’automobilista), l’assistenza sanitaria in viaggio, la disponibilità di un veicolo sostitutivo o il rimborso delle spese di rientro a casa in caso di grave guasto meccanico. Il tutto, naturalmente, all’insegna dell’accessibilità. Per rispondere al meglio a tutte le esigenze, l’Aci, in collaborazione con il SIDI – Sindacato Italiano Diritti Invalidi che ha contribuito alla realizzazione del progetto, distribuisce la tessera solo attraverso le associazioni dei disabili sul territorio, partner fondamentali per la continua messa a punto della gamma di servizi. "Per un disabile oggi è più facile muoversi in auto che con il bus o il treno – dichiara il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani – grazie anche al nostro impegno per la salvaguardia del diritto universale alla mobilità. L’automobile non è solo il mezzo preferito per gli spostamenti, ma anche un’inesauribile fonte di divertimento e di passione, come dimostrano i 100 piloti disabili tesserati ACI-CSAI".
Tra gli altri servizi indirizzati dall’Aci agli automobilisti disabili, negli ultimi 3 anni, c’è il "PRA a domicilio", per il disbrigo delle pratiche automobilistiche ai cittadini con problemi di mobilità. Inoltre, solo nell’ultimo anno sono stati effettuati 700 incontri nell’ambito del progetto "Aci per il Sociale" a favore delle categorie più deboli, tra cui disabili, stranieri ed anziani, per fornire suggerimenti e consigli per la soluzione dei problemi in automobile. Una specifica sezione del sito www.aci.it è dedicata ai disabili, con vademecum e guide pratiche per documenti e attestati. Il soccorso stradale Aci 803.116 ha attivato cinque anni fa una procedura con cui sordi e muti possono richiedere l’intervento di un carro-attrezzi tramite sms, ricevendo in forma testuale le informazioni sul soccorso.
Fonte: Superabile.it
02/10/2012