Il web incontra le malattie rare

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Dura presa di posizione del Presidente della Repubblica dopo il sequestro di alcune sezioni dell’ospedale psichiatrico giudiziario toscano di Montelupo Fiorentino e di quello di Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia a causa dell’inadeguatezza delle condizioni igienico-sanitarie e clinico-assistenziali. L’intervento deciso dalla Commissione d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale. Antigone a Nitto Palma: "Dica esplicitamente che queste strutture vanno ripensate"

ROMA – Il sequestro di alcune sezioni dell’Opg toscano di Montelupo Fiorentino e di quello di Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia a causa dell’inadeguatezza delle condizioni igienico-sanitarie e clinico-assistenziali ha riacceso il dibattito sulla chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari. La Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale presieduta dal senatore del Pd Ignazio Marino, oltre al trasferimento dei pazienti entro trenta giorni, chiede "l’adeguamento delle intere strutture, quindi anche delle parti non sequestrate, ai requisiti minimi previsti dalle leggi nazionali e regionali entro 180 giorni. Trascorso questo tempo – si legge in una nota di Marino – la Commissione si riserva di procedere al sequestro dell’intero ospedale psichiatrico giudiziario". Nell’Opg di Montelupo erano circa trenta i pazienti che dimoravano nelle due ali che sono state sequestrate dai carabinieri dei Nas. Entro trenta giorni dovranno essere trasferiti in luoghi più adeguati. L’ipotesi più accreditata, ha spiegato il provveditore toscano Maria Pia Giuffrida, è quella di "trasferire i 23 pazienti non toscani in adeguate strutture sanitarie nelle regioni di provenienza", mentre i sette pazienti toscani "troveranno dimora in un’altra area dell’Opg di Montelupo".

Sulla vicenda è intervenuto anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha affermato come "i residui ospedali psichiatrici giudiziari" denotino una situazione di "estremo orrore, inconcepibile in qualsiasi paese appena appena civile". Si tratta, ha affermato il Presidente della Repubblica, di "strutture pseudospedaliere che solo recenti coraggiose iniziative bipartisan di una commissione parlamentare stanno finalmente mettendo in mora". Plaude all’intervento della Commissione parlamentare d’inchiesta sul servizio sanitario nazionale, il comitato "Stop Opg" che lo definisce "un intervento indispensabile di fronte alle vergognose condizioni in cui sono costretti a vivere nostri cittadini internati e a lavorare gli stessi operatori". Il comitato adesso chiede l’abolizione degli Opg: "Non bisogna fermarsi ai casi più clamorosi, bisogna andare fino in fondo e abolire definitivamente gli Opg, aprendo la strada a progetti di assistenza individuali, che privilegiano il territorio, le strutture leggere e il più possibile personalizzate, al posto delle istituzioni totali. Trattamenti sanitari che, come affermano due sentenze della Corte Costituzionale e le norme sul superamento degli Opg, siano alternativi al ricovero e all’internamento e si svolgano nel territorio di residenza. Solo così – spiega il comitato -, come si è fatto con i manicomi, affermeremo il rispetto alla dignità della persona, sancito come inviolabile dalla nostra Costituzione".

L’associazione Antigone, intanto, si rivolge al nuovo ministro della giustizia Nitto Palma a cui chiede una presa di posizione. "Spero che i sequestri agli Opg siano un segnale per il nuovo ministro della giustizia Nitto Palma affinché prenda in mano la situazione e dica esplicitamente che queste strutture vanno ripensate e territorializzate attraverso trattamenti psichiatrici uguali a quelli ospedalieri" ha affermato Patrizio Gonnella, presidente di Antigone. "E’ però pazzesco – ha aggiunto Gonnella – che si sia dovuto aspettare i Nas per procedere alla chiusura di queste sezioni" visto che "sono ormai anni che vengono denunciate le condizioni di vita intollerabili che ci sono in molti Opg".

Fonte: superabile.it

29/07/2011