Nel nostro paese "scarsa disponibilità di dati" e "frammentarietà delle fonti": il Piano d’azione sul quale verteranno i lavori della Conferenza di Bologna prevede novità per le rilevazioni Istat e l’ipotesi di un’anagrafe delle persone disabili
ROMA – In Italia c’è scarsa e inadeguata disponibilità di dati relativi alla disabilità in Italia ed è dunque doveroso il "potenziamento delle attività d’integrazione delle basi dati disponibili". Sapere chi, cosa, quanto e come in Italia è a contatto con la disabilità, nelle sue varie forme, è uno dei primi obiettivi individuati dal Piano d’azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità, il documento che scandirà il ritmo e i temi della quarta Conferenza nazionale, che si aprirà a Bologna tra poco più di una settimana.
Si parlerà di singoli temi (scuola, lavoro, vita indipendente, salute, ecc.) ma questa dei dati e "dell’attuale frammentarietà delle fonti" è una delle questioni fondamentali (e trasversali) che l’Osservatorio nazionale ha evidenziato nella parte introduttiva del documento e che facilmente sarà oggetto di riflessione durante la Conferenza. Tra le azioni proposte, c’è l’inserimento di un set di quesiti aggiuntivi e specifici sulla disabilità, da inserire nella rilevazione annuale dell’Istat sulle "Condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari", insieme allo studio di fattibilità di un’anagrafe nazionale delle persone con disabilità.
Individuato anche con la dicitura "Programma d’azione", il testo è stato redatto dall’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità e da questo approvato lo scorso 12 febbraio: ha passato nei giorni scorsi l’esame del Consiglio dei ministri e attende ora gli altri passaggi canonici (ad iniziare da quello in Conferenza unificata) prima della conclusione dell’iter con l’emanazione di un decreto del presidente della Repubblica. Il documento contiene l’analisi delle principali problematiche che interessano la disabilità in Italia e, parallelamente, la proposta di azioni concrete che il governo dovrebbe intraprendere per risolvere le criticità indicate. Con una precisazione non indifferente: per quanto riguarda le risorse economiche si stabilisce che tutte le azioni indicate nel documento sono "finanziabili nei limiti degli stanziamenti previsti" e vincolate, in particolare, alla Legge di stabilità.
Sette le aree tematiche individuate:
Sistema di accertamento della disabilità
Lavoro e occupazione
Politiche per la vita indipendente e l’inclusione sociale
Accessibilità e mobilità
Scuola e formazione
Salute, diritto alla vita e riabilitazione
Cooperazione internazionale
Tutti questi temi, con esclusione dell’ultimo, si trasformeranno, durante la conferenza, in gruppi di lavoro: gli stessi nei quali l’Osservatorio stesso si è diviso per redigere il Programma d’azione. Da domani e fino all’inizio della Conferenza, Redattore Sociale presenterà ciascuna di queste tematiche, sintetizzandone i contenuti, i dati principali, le criticità fondamentali e le azioni proposte.
Fonte: Superabile.it
05/07/2013