Insonnia: Lasciami Dormire Ancora

Insonnia: Lasciami Dormire Ancora

| 0

La denuncia dei disabili: «La Regione viola i diritti umani non rispettate le promesse e noi restiamo prigionieri»

PESCARA. «La Regione Abruzzo viola i diritti umani». L’associazione Carrozzine Determinate chiama in causa la giornata empatica a cui hanno partecipato consiglieri e assessori, organizzata a Pescara per far vivere da vicino le difficoltà con cui ogni giorno si confronta una persona disabile.

In quella occasione fu chiesto di sbloccare i fondi della legge nazionale 13 del 1989, che consentiva di ottenere il rimborso delle spese sostenute per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle abitazioni private. Ma, a oggi, riferiscono dall’associazione, nulla è cambiato.

«Forse la Regione Abruzzo si è dimenticata che il 27 maggio 2011 le persone con disabilità avevano protestato, ottenendo precisi impegni dalle istituzioni regionali», precisa il presidente Claudio Ferrante. «Dieci consiglieri e cinque assessori hanno partecipato alla manifestazione empatica seduti in carrozzina e hanno verificato come sia impossibile prendere un caffè, entrare in un negozio, attraversare la strada o percorrere un marciapiede. Diventa difficile persino accedere agli uffici regionali». Una giornata che, racconta il presidente dell’associazione, «sembrava» aver portato a dei risultati: «Tutti sembravano affranti e colpiti dalla dura esperienza empatica» aggiunge, «grazie a quella manifestazione eravamo riusciti a far stanziare 400 mila euro per sbloccare parte dei rimborsi dei cittadini abruzzesi che hanno abbattuto barriere fin dal 2007. A oggi nemmeno quei fondi sono stati ancora erogati».

Una forma di «disinteresse» che, per Ferrante, costringe «agli arresti domiciliari migliaia di disabili. Dal 2008 vi è una legge della Regione che costringe i Comuni abruzzesi a costruire le opere pubbliche senza barriere. L’abulia della giunta regionale non ha permesso nemmeno di far funzionare una legge importante come questa».

L’associazione è pronta a scendere di nuovo in campo: «Se entro i primi di maggio non verranno rispettati i diritti di chi è costretto agli arresti domiciliari o è prigioniero della città a causa delle barriere, con le nostre carrozzine occuperemo la sede della Regione Abruzzo. Facciamo appello a tutte le forze politiche, al governatore Chiodi, all’assessore Di Paolo, all’intera giunta di sbloccare la legge 13/89 e di rendere esecutiva la legge 1/2008. La Regione», è l’ultimatum di Ferrante, «ha ancora 45 giorni per rispettare gli impegni presi, poi sarà battaglia. Per la civiltà, per l’autonomia, per i diritti umani».

Rosa Anna Buonomo

Fonte: Il Centro.it

25/03/2013