Protagonista della vicenda una studentessa scledense ora diplomatasi con 85/100.
Elisa: «All’istituto Montagna di Vicenza mi hanno chiesto addirittura se sapevo leggere».
SCHIO. È iniziato un nuovo anno scolastico, questa volta tra i banchi non c’è Elisa Rezzadore, perché meno di tre mesi fa si è diplomata al liceo delle scienze sociali Martini di Schio, ottenendo un punteggio di 85/100. La scledense Elisa Rezzadore è una «matura 2012» speciale, ha ottenuto un voto alto grazie all’impegno profuso, anche contro pregiudizi diffusi nella scuola vicentina. Nata nel 1981, Elisa Rezzadore è una giovane donna disabile psicofisica con grave compromissione del linguaggio verbale, ma dotata di una intelligenza viva. A dispetto della grave disabilità che le impedisce di parlare e muoversi come vorrebbe, causa un’alterazione cromosomica, Elisa ha frequentato le scuole dell’obbligo senza mai potere dimostrare la propria intelligenza e nel 2002 ha conosciuto la comunicazione facilitata, un metodo di comunicazione che prevede l’utilizzo del computer e la presenza (indispensabile) dell’assistente alla comunicazione, specializzata in tale tecnica. A 21 anni, utilizzando un normale programma di videoscrittura, Elisa ha così potuto esprimere i suoi pensieri e rivelare capacità intellettive spiccate. «Io sono povera di fisico, ma la mia testa pensa bene», è il concetto primo per Elisa che ha sempre coltivato il desiderio di studiare e raggiungere un diploma che la riscattasse dall’etichetta di «grave deficit mentale». Una meta raggiunta con il diploma dello scorso giugno.
Il percorso è stato lungo e costellato di mille difficoltà, dettate in buona parte dagli altri, dalla incredulità di chi nel mondo della scuola non ha saputo vedere oltre le etichette attribuite alle persone disabili. Il primo approccio agli esami di stato come privatista del corso Dirigenti di Comunità è naufragato nel 2007 all’Istituto Montagna di Vicenza, non per incapacità. A Vicenza nella maturità di 5 anni fa accadde qualcosa che sconfina nel razzismo: in sede di esami i commissari chiesero a Elisa se sapeva leggere. Una domanda shock per la maturanda che quel giorno scrisse quanto provato nell’anima: «Oggi sono stata umiliata da un battaglione di commissari che non crede nelle capacità delle persone disabili. Non volevo una stanza dei disabili e non volevo sentirmi chiedere se so leggere. Ero orgogliosa di mostrare la mia carta di identità su cui oggi è stata stampigliata a caratteri invisibili, ma indelebili, misera disabile». L’umiliazione è stata bruciante anche l’anno successivo, il 2008, perché la commissione esaminatrice le negò la presenza dell’assistente alla comunicazione impedendole così di sostenere l’esame. Dopo due «bocciature sulla disabilità» Elisa ha voluto cimentarsi ancora sulla maturità, scegliendo un nuovo indirizzo di studi quello di scienze sociali del liceo Martini della sua Schio. Nell’istituto scolastico la giovane donna ha trovato modo di studiare e la ricercata possibilità di essere giocata come una qualsiasi studentessa normodotata. Elisa Rezzadore al Martini del preside Girolamo Covallero ha trovato un ambiente accogliente, una dirigenza lungimirante e un corpo docente capace di guardare oltre le apparenze fisiche degli studenti. Un atteggiamento che ha messo le ali a Elisa che ha coronato con entusiasmo il sogno di diplomarsi, con la mamma Luciana a fianco nel ruolo di assistente alla comunicazione.
Fonte: Il Gazzettino.it
14/09/2012