ROMA. Risoluzione bipartisan in commissione Cultura alla Camera sulla vicenda dei ragazzi diversamente abili esclusi dalle finali nazionali di corsa campestre dei Giochi della Gioventu’ che si sono svolti in Friuli lo scorso weekend. I moduli per le iscrizioni quest’anno non prevedevano quelli per i ragazzi con disabilita’. Sulla vicenda il ministero dell’Istruzione si era espresso qualche giorno fa parlando di caso “privo di fondamento” dopo le denunce dei parlamentari del Pd e dell’Idv. Ma la posizione di Viale Trastevere non ha convinto i deputati che si occupano di Scuola. Non solo quelli dell’opposizione, ma anche quelli della maggioranza. Secondo il ministero “le finali nazionali dei Giochi si svolgono nelle discipline organizzate dalle rispettive Federazioni sportive, a proprio totale carico. Tale decisione deriva da accordi intercorsi con il Coni, per un’equilibrata ripartizione dei compiti e dei relativi oneri finanziari”. Nel contesto di questi accordi “il Comitato italiano paralimpico decide ogni anno su quali iscipline puntare e concentrare la partecipazione degli studenti disabili”.
Immediata la risposta dei deputati della commissione Cultura che vogliono vederci chiaro: con una risoluzione bipartisan chiedono all’esecutivo di intervenire “per ovviare ad una situazione discriminatoria che contrasta con la piena inclusione di questi alunni prevista dagli obiettivi prioritari della scuola dell’autonomia, anche attraverso progetti di diversita’ motoria e sportiva”.
Quanto al Comitato paralimpico, fanno notare dalla Camera, ci vuole un “finanziamento” ad hoc “affinche’ esso possa svolgere con continuita’ la sua funzione e possa programmare le sue attivita’”.
Oggi i fondi sono ridotti all’osso, denunciano i parlamentari che, sul’esclusione dei ragazzi disabili dalle gare di corsa campestre, prendono posizione cosi’: “tale decisione e’ in netto contrasto con le norme di legge sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilita’, che da sempre costituisce un punto di forza del sistema educativo italiano. Tale scelta impedisce la piena esigibilita’ del diritto allo studio e alla crescita individuale e sociale di questi ragazzi e deprime lo stesso valore dei giochi sportivi studenteschi, che sono un importante evento educativo, in quanto non solo momento agonistico bensi’ veicolo di valori e di crescita della persona umana”. La risoluzione sara’ discussa nei prossimi giorni. C’e’ la disponibilita’ di tutti i gruppi a metterla in calendario quanto prima. Al dibattito e al voto dopvra’ presenziare un esponente di governo. (DIRE)
Fonte: Redattore Sociale
25/03/2011