La carica dei 2 mila atleti Special Olympics ai Giochi nazionali estivi

La carica dei 2 mila atleti Special Olympics ai Giochi nazionali estivi

| 0

LO STUDIO. I nati a novembre i più «protetti». I bebè di maggio i più vulnerabili e più a rischio di sviluppare la sclerosi multipla.

Dallo zodiaco al sistema immunitario il passo sembra enorme, ma ora a sostenere l’influsso del mese di nascita sulle difese dell’organismo è un team di ricercatori britannici, finanziati fra l’altro dal Medical Research Council e dalla Fondazione italiana sclerosi multipla, in uno studio pubblicato su Jama Neurology. I ricercatori hanno scoperto che lo sviluppo del sistema immunitario dei neonati e i livelli di vitamina D dei piccoli variano in base al mese di nascita. E che i più «fortunati» da questo punto di vista sono i bebè nati a novembre.

COMPLEANNO E RISCHIO SCLEROSI. E La ricerca, condotta da scienziati della Queen Mary University, dell’Università di Londra e dell’Università di Oxford, fornisce una base biologica sul perché il rischio di sviluppare la sclerosi multipla è influenzato dal mese del compleanno. La sclerosi multipla è il risultato di un intervento del sistema immunitario che danneggia il sistema nervoso centrale. Lo sviluppo della malattia è ritenuto frutto di una complessa interazione tra geni e ambiente. In passato un certo numero di studi ha suggerito che il mese di nascita può influenzare il rischio di sviluppare la sclerosi multipla. Questo effetto è particolarmente evidente in Inghilterra, spiegano gli studiosi, dove un picco di pazienti è stato registrato fra i soggetti nati a maggio, mentre il numero minore si è concentrato tra chi compie gli anni a novembre. Secondo i ricercatori, dal momento che la vitamina D è formata dalla pelle quando è esposta alla luce del sole, l’«effetto mese di nascita» proverebbe il ruolo della vitamina D prenatale nel rischio di sclerosi multipla.

LE ANALISI. Ebbene, in questo studio sono stati esaminati campioni di sangue del cordone ombelicale da 50 bambini nati a Londra nel mese di novembre e da altrettanti nati nel maggio, tra il 2009 e il 2010. Il sangue è stato analizzato per misurare i livelli di vitamina D e di cellule T autoreattive. Le cellule T sono globuli bianchi che giocano un ruolo cruciale nella risposta immunitaria dell’organismo: «soldati» che identificano e distruggono agenti infettivi che invadono l’organismo. Ma le T autoreattive sono in grado di attaccare le cellule del proprio corpo, innescando malattie autoimmuni, e devono essere eliminate dal sistema immunitario durante il suo sviluppo. Questo processo di trasformazione cellule T viene svolto dal timo, organo che si trova nella cavità toracica superiore.

I RISULTATI. I risultati hanno mostrato che i bebè di maggio avevano livelli significativamente più bassi di vitamina D (circa il 20% inferiori a quelli nati nel mese di novembre) e livelli significativamente più alti (circa il doppio) di cellule T autoreattive rispetto al campione nato a novembre. Secondo il co-autore, Sreeram Ramagopalan, docente di neuroscienze a Barts e della Queen Mary, «dimostrando che il mese di nascita ha un impatto misurabile nello sviluppo del sistema immunitario in utero, questo studio fornisce una possibile spiegazione biologica per l’effetto mese di nascita nella sclerosi multipla». «Livelli più elevati di cellule T autoreattive potrebbero spiegare perché i bambini nati in maggio sono a più alto rischio di sviluppare la malattia», prosegue. Inoltre la correlazione con la vitamina D «suggerisce che proprio questo potrebbe essere il motore dell’effetto» rilevato dall’analisi dei certificati di nascita dei pazienti. «Occorrono studi a lungo termine per valutare l’effetto dei supplementi di vitamina D nelle donne in gravidanza e il conseguente impatto sullo sviluppo del sistema immunitario e sul rischio di sclerosi multipla e altri malattie autoimmuni».

Fonte: Corriere della Sera.it

10/04/2013