La fortuna sta sempre nascosta

La fortuna sta sempre nascosta

| 0

ANCONA e il trionfo delle barriere architettoniche. Non ne esce bene il capoluogo marchigiano dall’inchiesta fatta sul campo direttamente dal personale di due note associazioni, il Centro H e l’Anglat (Associazione nazionale guida legislazione handicappati trasporti). A cinque anni dall’ultima volta, il personale delle due associazioni è tornato in strada. E il bilancio è davvero negativo: negozi non accessibili, pedane inutilizzabili, posti auto occupati e via discorrendo.

Il commento è lasciato ad Enzo Baldassini del Centro H. «E’ avvilente che più dell’80% dei negozi della nostra città non siano accessibili a chi deve muoversi con una carrozzina. Gli scivoli su marciapiedi esterni al negozio, non si possono fare, potrebbero essere pericolosi. Abbattere lo scalino creando scivoli interni, sarebbe costoso per il padrone del negozio. Acquistare scivoli pieghevoli da mettere in caso di bisogno? Allora negozianti o mettete un cartello fuori in cui scrivete che un disabile in carrozzina non può entrare, né spendere, nel vostro negozio, oppure trovate il modo di fare entrare tutti».

Una vergogna le pedane che stanno marcendo: «Altro problema importante sono i bagni a piazza Roma. Sono anni che la pedana non funziona? Certo le scale ci sono per i normodotati, ma per le persone in carrozzina? Che problema c’è, vorrà dire che metteranno il pannolone. E pensare che nel sottopassaggio a Torrette e all’ex ufficio postale di via Marconi ci sono due pedane con relativi binari, mai usate e lasciate ad arrugginire dalle intemperie. Sui posti auto occupati, mi sento in dovere di ringraziare la polizia municipale per l’ottimo lavoro che sta svolgendo per reprimere gli abusi sui permessi H per la sosta auto dei disabili. So che ci sono pochi agenti municipali per controllare tutti i permessi, ma perché vicino all’ufficio postale di piazza Rosselli ci sono due posti per la sosta Handicap sempre occupati da altre auto? Cosa dire delle banche? Molte di esse hanno degli scivoli per entrare ma per ritirare i soldi al Bancomat, per evitare inutili code, si devono fare uno o due scalini. Infine il capolinea autobus di piazza Ugo Bassi. Sono mesi che a causa dello sbancamento del selciato una fermata è stata chiusa. Anche questa è una limitazione della libertà per gli utenti».

Fonte:Disablog.it

07/07/2012