La sfida del turismo accessibile- 02/10/2012

La sfida del turismo accessibile- 02/10/2012

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PONZANO DI FERMO. «Voglio poter accedere ai negozi autonomamente, senza dover aspettare chi fa le commissioni per me fuori dalla porta». Potrebbe sembrare una cosa ovvia, ma per Antonella Laici, costretta da 11 anni sulla sedia a rotelle, fare la spesa ogni giorno è un vero problema. Sì, perché alcune attività di Capparuccia, a Ponzano di Fermo, dove risiede, ancora non sono attrezzate con scivoli per disabili. E per questo Antonella, da 4 anni, insieme a Renzo Borraccini che si trova nelle medesime condizioni, sta portando avanti una battaglia per abbattere le barriere architettoniche ancora presenti nel suo paese. Antonella abita in una palazzina predisposta con ascensore e scivolo all’ingresso, ed ha un’auto predisposta che le garantisce una certa autonomia. L’unico problema, è quindi l’accesso ad alcune attività commerciali, che si trovano al pianterreno di palazzi che però sono rialzati rispetto al piano stradale e presentano, all’ingresso, alcuni gradini. «Posso accedere al supermercato e alla farmacia racconta Antonella Laici perché sono state rimosse tutte le barriere architettoniche. Diversa la situazione per la tabaccheria, la macelleria ed altri servizi che si trovano in palazzine sprovviste di rampa. Quando devo servirmi di questi servizi, devo aspettare fuori ai piedi delle scale, magari che entri qualcuno che possa dire al proprietario del locale di uscire, o peggio aspettare che qualcuno da dentro si accorga della mia presenza. Anche se i titolari delle attività si prestano gentilmente, non posso mai entrare e scegliere, magari vedendo qualche prodotto in esposizione proverei qualcosa di differente». Una situazione che va avanti da diversi anni, ma ora e soprattutto dopo una lunga attesa e tanta pazienza, Antonella e Renzo non sono più disposti ad accettare. «In spirito di collaborazione continua Antonella ho chiesto ai titolari di attivarsi per cercare di dotarsi di una rampa. La risposta che mi è stata data è che ci vorrebbero circa 7mila euro, cifra che personalmente trovo eccessiva, per costruire anche una semplice rampa in ferro, e che non tutti i titolari sono disposti a coprire la spesa. Ho cercato di sensibilizzare il Comune, che si è dimostrato attento, cercando di sollecitare i proprietari a realizzare la rampa in occasione di alcuni lavori di sistemazione della zona, ma ad oggi nulla è cambiato. Voglio poter accedere ai negozi, senza dover pesare su nessuno, poter fare la spesa liberamente come chiunque, niente di più».

di Alessio Carassai

Fonte: Il Resto del Carlino.it

21/09/2012