L’Anffas Sicilia apprezza il ddl regionale sull’integrazione socio-sanitaria dei disabili

L’Anffas Sicilia apprezza il ddl regionale sull’integrazione socio-sanitaria dei disabili

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Un provvedimento prevede di ridurre a una sola, le targhe che i familiari o i disabili stessi possono utilizzare per accedere al centro storico. La Consulta invita a punire chi abusa dei pass, non colpire l’autonomia dei disabili. La giunta apre al dialogo.

BOLOGNA – La Consulta handicap dice "no" al comune di Bologna e chiede di fare saltare il provvedimento che prevede di ridurre a una sola, le targhe che i familiari o i disabili stessi possono utilizzare per accedere al centro storico. Secondo il progetto avanzato dall’assessore al Traffico Andrea Colombo, per ogni pass assegnato a un disabile, questo avrà a disposizione non più dieci targhe, ma una soltanto, con il chiaro intento di diminuire e combattere l’abuso improprio dei contrassegni assegnati ai disabili. Una decisione che però non incontra il consenso della Consulta Handicap che a Bologna rappresenta oltre 50 associazioni: "Riteniamo sia un provvedimento che calpesta la dignità dei disabili. Non possono punire i cittadini onesti solo per coloro che utilizzano il pass in maniera impropria. È un problema a cui l’amministrazione deve rispondere con un rigido aumento dei controlli, non ledendo l’autonomia di chi è davvero invalido", spiega Giovanna Guerriero, presidente della Consulta handicap di Bologna. Ma l’ultima parola non è ancora detta: il 7 febbraio è previsto un nuovo incontro tra Consulta e amministrazione comunale. Secondo i dati forniti dalla Consulta in media ogni disabile in possesso di un pass auto non ha mai messo più di tre targhe nel proprio permesso, e questo è uno dei motivi della polemica avanzata dalla Consulta: "Sembra che il Comune con questo provvedimento voglia più combattere il traffico del centro storico, che gli abusivi – continua Guerriero -. Delle dieci targhe assegnate per ogni contrassegno, solo una piccola percentuale viene utilizzata da ogni disabile e i dati statistici lo confermano". Ogni disabile, infatti, secondo la Consulta, necessita nella maggior parte dei casi di più accompagnatori durante l’arco della giornata. A questo proposito il provvedimento che il Comune sta approntando permette la possibilità di cambiare la registrazione della targa in tempo reale, tramite un sms, un fax o una mail. "Un metodo che secondo noi porterebbe solo ulteriori disagi. Non tutti i disabili hanno accesso ai telefoni cellulari o ai computer – commenta Daniela Mignonia, presidente regionale dell’Orsa (Organizzazione sindrome di Angelman)".

Un diritto, non una concessione. È questo dunque uno dei punti su cui si batte la Consulta bolognese: il diritto alla mobilità come diritto imprescindibile della persona. "Vogliamo sottolineare un concetto fondamentale: il contrassegno assegnato a ogni disabile non è un vantaggio, una concessione, un atto di carità nei confronti di una categoria socialmente debole. È uno strumento che permette al disabile di avere pari dignità, pari opportunità. Per questo motivo diciamo no al provvedimento e combatteremo per modificarlo", sottolinea Edgardo Modelli, presidente provinciale dell’Aniep. Il piano della pedonalizzazione del centro storico, programmato per la primavera estate del 2012, è un altro dei punti che preoccupano la Consulta. "L’entità del problema che si presenterebbe per i disabili non è stato ancora sufficientemente discusso dalla giunta comunale. Se questi percorsi devono essere pedonalizzati, l’amministrazione deve trovare dei luoghi di parcheggio appositi per i disabili", sottolinea Guerriero. Lo stesso problema, secondo la presidente, si presenta per tutti quei turisti disabili che vorranno visitare la città durante il fine settimana: "Fruire autonomamente, per quanto è possibile, della città, come ogni cittadino è un nostro diritto e chiediamo che il Comune prenda provvedimenti in proposito al più presto", conclude Guerriero.

di Alessandra Caputo

Fonte: Superabile.it

31/01/2012