Da oggi l’Abruzzo è una regione più accessibile e civile, grazie all’approvazione della legge sulla ”Vita Indipendente e sull’assistenza personale” che oltre a rispondere pienamente alle aspettative delle persone con disabilità, porterebbe tra l’altro a una diminuzione dei costi e a un notevole incremento dei posti di lavoro.
La norma si propone poi concentrare al domicilio dei disabili quelle terapie che oggi vengono normalmente eseguite negli ospedali o nei centri di cura, dimezzando i costi che ammontano a diverse migliaia di euro al mese per paziente.
Al disabile verrà poi versata una quota mensile e sarà lui a scegliersi la persona da cui essere assistito, senza che la stessa gli sia imposta da cooperative e società che talvolta detengono il monopolio dell’assistenza senza necessariamente mettere al primo posto le esigenze e il diritto all’autodeterminazione della persona assistita.
Punto fermo del movimento della vita indipendente è del resto quello dello ”spezzare il monopolio dei professionisti che lucrano sulla disabilità,” tra cui tanti politicanti locali che controllano le cooperative sociali al fine di fare clientela e carrierismo.
La copertura della legge è per ora di soli 200mila euro, reperiti dal funzionamento del Consiglio regionale. Poi andrà rifinanziata per il 2013 si spera in modo congruo.
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Fonte: Disablog.it
14/11/2012