L’autismo dei lacaniani

L’autismo dei lacaniani

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Lo ha chiesto in una lettera, l’Associazione Luca Coscioni, a Elsa Fornero, Michael Martone e Maria Cecilia Guerra – rispettivamente Ministro, Viceministro e Sottosgretario al Lavoro e alla Politiche Sociali – chiedendo un incontro finalizzato appunto a un confronto sul tema dell’avviamento al lavoro dei disabili e del mancato rispetto della Legge 68/99 sul collocamento mirato delle stesse persone con disabilità. L’Associazione ha voluto anche evidenziare al Ministro che «il superamento del marcato dualismo tra rapporti di lavoro subordinati stabili e precari, attualmente presente nel mercato del lavoro, rappresenterebbe un beneficio anche per l’occupazione delle persone con disabilità, le cui quote di riserva sono rapportate ai soli lavoratori stabili»

L’Associazione Luca Coscioni ha inviato in questi giorni una lettera al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, al viceministro Michael Martone e al sottosegretario Maria Cecilia Guerra, per chiedere un incontro finalizzato a un confronto sul tema dell’avviamento al lavoro dei disabili e del mancato rispetto della Legge 68/99 sul collocamento mirato delle stesse persone con disabilità.
Infatti, anche da una recente indagine condotta da Gustavo Fraticelli, co-presidente dell’Associazione Coscioni, e da Alessia Turchi, membro di Giunta, sul rispetto degli obblighi di assunzione di lavoratori con disabilità, sono emerse gravi carenze nei controlli e nelle sanzioni, oltre che l’assenza di dati omogenei e trasparenti a livello centrale, in ordine alla conoscibilità del numero effettivo di lavoratori avviati all’occupazione.

«A conferma della grave situazione che interessa l’inserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità – sottolinea Alessia Turchi – basta leggere il Rapporto ISTAT La disabilità in Italia. Periodo di riferimento: Anni 2004-2005 [diffuso il 13 maggio 2010, N.d.R.], che evidenziava come il tasso di occupazione dei disabili ammontasse al 18% contro il 54% dei non disabili, mentre il tasso di occupazione in ambito europeo risulta, dalle linee definite dalla Commissione Europea nella Strategia Europea sulla Disabilità 2010-2020, pari al 50%. Dalle nostre indagini, infine, è emerso che le aziende tenute alle assunzioni obbligatorie non solo non rispettano l’obbligo, ma non vengono sanzionate dalle Province,  grazie anche al ricorso allo strumento della convenzione».
«La nostra Associazione – aggiunge Gustavo Fraticelli – ha voluto quindi evidenziare al Ministro come il superamento del marcato dualismo tra rapporti di lavoro subordinati stabili e precari, attualmente presente nel mercato del lavoro, rappresenterebbe un beneficio anche per l’occupazione delle persone con disabilità, le cui quote di riserva sono rapportate ai soli lavoratori stabili». (S.B.)

Fonte: Superando.it

07/02/2012