Lavoratori disabili, un valore aggiunto per le piccole e medie imprese

Lavoratori disabili, un valore aggiunto per le piccole e medie imprese

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ANCONA  – Il progetto ”Vita Indipendente”, a favore di persone con grave disabilita’ motoria diventa stabile e continuativo. La fase sperimentale, cominciata 4 anni fa, si concludera’ ad aprile ma viste la validita’ dell’intervento e gli ottimi risultati conseguiti, la Giunta regionale delle Marche ha ritenuto opportuno proseguire per il prossimo triennio, aumentando le risorse e il numero degli utenti. ”I soggetti inseriti nella sperimentazione – ha detto l’assessore ai Servizi sociali, Luca Marconi – sono stati 42 e i vantaggi ottenuti in termini di autonomia sono stati notevoli. Attraverso i Piani personalizzati di Vita Indipendente si e’ infatti garantito a queste persone con grave disabilita’ motoria il diritto all’autodeterminazione della propria esistenza. L’intervento, personalizzato e finalizzato alle necessita’ individuali, ha permesso loro di compiere azioni che la disabilita’ impedirebbe nonostante l’eventuale utilizzo di ausili tecnici. Inoltre, l’assistenza autogestita ha evitato la loro istituzionalizzazione, favorendone la domiciliarita’ e valorizzando sia le condizioni umane che le residue capacita’ lavorative”.

Il percorso progettuale, garantendo e sostenendo un’assistenza personale autogestita, consente al disabile di superare il ruolo di mero fruitore di cure per diventare soggetto attivo e protagonista della propria vita. ”In altre parole – ha spiegato Marconi – il progetto ha concesso ai beneficiari l’opportunita’ di decidere in prima persona l’agire quotidiano, dalla cura della persona, alla mobilita’ in casa, al lavoro, fino a tutte quelle azioni volte a garantire l’autonomia e l’integrazione sociale, potendo scegliere e assumere autonomamente l’assistente personale”. Previsto lo stanziamento di 600mila e. per il 2012, con un incremento rispetto ai 280mila e. impiegati per la fase sperimentale. La Regione concorre al finanziamento dei Progetti da un minimo del 50 ad un massimo del 75% sulla base del reddito della persona disabile. L’utente e’ tenuto a contribuire nella misura del 5% a partire dal reddito di 10mila fino ad un massimo del 25% nel caso di reddito superiore a 30mila euro.
Il servizio e’ gratuito per redditi inferiori a 10 mila euro. Una quota del 25% e’ a carico del Comune di residenza della persona disabile che puo’ scegliere se compartecipare o meno.
A sostegno della spesa dell’ente locale possono concorrere anche altri enti e organismi pubblici o privati. I destinatari dei Piani personalizzati di Vita Indipendente sono le persone con disabilita’ motoria, di eta’ compresa tra i 18 e 65 anni, in possesso della certificazione di gravita’, che intendono realizzare il proprio progetto di vita.

Fonte: Disablog.it

18/04/2012