Dopo la visita del Papa a Lamezia, Nunzia Coppedè (Fish Calabria) scrive al presidente Scopelliti. Il progetto "Abitare in autonomia" non ha ancora ricevuto le risorse del 2010. Costa 35.000 euro l’anno a persona: circa la metà della retta in Rsa.
LAMEZIA. “Franco non ce l’ha fatta. Non ha superato la paura di finire in una RSA o in una casa protetta, non ha superato le cocenti umiliazioni, non ha accettato di essere considerato un peso per l’economia calabrese, e si è lasciato andare, per il timore che il progetto non fosse rifinanziato”. Il progetto si chiama “Abitare in autonomia” e chi racconta la tragica storia di Franco è Nunzia Coppedè, presidente regionale della Fish Calabria, che indirizza il suo messaggio al presidente della giunta regionale, Giuseppe Scopelliti. “Il progetto Abitare in autonomia – ci spiega la Coppedè – è nato nel 2000 per promuovere la vita indipendente con la facilitazione e la mediazione di assistenti. Finora ha coinvolto 6 persone, due per periodi definiti, quattro fisse. Ora, abbiamo dovuto bloccare i due progetti temporanei per mancanza di fondi. E due persone che usufruivano dei progetti fissi sono morte. Quindi attualmente interessa solo due persone, che comporterebbero alla regione una spesa complessiva di 70.000 euro l’anno. Siamo ancora in attesa di una parte dei fondi del 2009, mentre abbiamo appena ottenuto una piccola parte relativa al 2010”. Di qui l’urgenza di incontrare il presidente della Regione, da cui di fatto dipende la vita di questo progetto.
Fonte: Redattore Sociale
26/10/2011