Lettera di un ”falso invalido”

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Per la Fish, lo stanziamento contiene "significativi profili di disparità di trattamento, che sconfinano nella discriminazione rispetto a persone con uguali necessità". Dura la reazione del Comitato 16 novembre: "la Fish si mostra poco attenta nei confronti di una categoria di ammalati che dovrebbe tutelare".

ROMA – Non si smorza la polemica scatenata dallo stanziamento, da parte dell’ormai ex governo, di 100 milioni destinati specificatamente ai malati di Sla. Un provvedimento che ha fatto insorgere famiglie di malati e associazioni, com’è testimoniato anche dalle lettere giunte alla nostra redazione. E che ha fatto intervenire la stessa Fish, che immediatamente dopo l’approvazione del decreto ha inviato una nota al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sottolineando che «questo intervento segna un importante passaggio nel supporto, pur limitato temporalmente, a persone affette da sclerosi laterale amiotrofica", ma rilevando al tempo stesso "significativi profili di disparità di trattamento, che sconfinano nella discriminazione rispetto a persone con uguali necessità". Pronta e secca la reazione del "Comitato 16 novembre", nato in occasione della mobilitazione dei malati di Sla, che scrive a Superabile definendo "offensive le dichiarazioni rilasciate dalla Fish che si mostra, a sua volta, poco attenta nei confronti di altra categoria di ammalati, quelli di Sla , che comunque dovrebbe tutelare". Il Comitato 16 Novembre "ha aperto una strada, ha dimostrato che malati organizzati senza associazioni nazionali hanno ottenuto risultati senza avere fondi, senza avere salute, senza inutili e insignificanti collaborazioni con le istituzioni, grazie alla determinazione e sprezzo del pericolo". Lo stesso Comitato si rende quindi "disponibile ad allargare la propria linea di battaglia per tutte le rivendicazioni comuni: ripristino del fondo di 400 milioni per la non autosufficienza e resa a regime; approvazione dei nuovi LEA, livelli essenziali di assistenza, e relativo nomenclatore tariffario; individuazione di un fondo specifico per i malati soggetti ad un’assistenza continuativa di ore 24 die". Al tempo stesso, il Comitato invita "la Fish e tutte le associazioni a schierarsi apertamente con lotte incisive che portino a risultati tangibili e non più a criticare o, peggio ancora, a minare volutamente ciò che altri hanno portato a casa di tutti gli ammalati, compito del quale ci saremmo ben guardati di incaricarci se non vi fossimo stati costretti dal lassismo e dalla improduttività altrui. Diritti uguali per tutti, ma senza togliere a chi un diritto se lo è guadagnato da solo".

di Chiara Ludovisi

Fonte: SuperAbile.it

22/11/2011