TRICHIANA. Hanno imparato a convivere con la loro disabilità, ma per poter condurre una vita agevole e dignitosa hanno bisogno che anche la comunità impari a convivere con loro. Per questo la sezione locale dell’Uici, Unione italiana ciechi e ipovedenti, rappresentata dalla vicepresidente Simona Zanella e dal consigliere Fernando Giacomin, sta facendo il giro di alcune scuole del bellunese per raccontare i disagi, le lotte quotidiane, le conquiste e i riscatti dei non vedenti bellunesi. Lo scopo è proprio quello di sensibilizzare i giovani a comprendere le problematiche relative alla cecità, e a saperci interagire. Il percorso è un vero e proprio progetto, chiamato “Primi passi verso la disabilità” e promosso dai Comuni della Sinistra Piave, sta facendo il giro delle scuole del territorio. A novembre l’Uici è passata a Trichiana e Limana, per poi incontrare gli studenti di Livinallongo e Caprile, dove è stata sottolineata l’importante tematica del volontariato in compagnia dei membri dell’Unione italiana volontari pro ciechi, che hanno raccontato l’importanza del loro ruolo nella società, sollecitando i ragazzi a mettersi in gioco come loro, per poter aiutare i non vedenti della loro città, anche solo per un passaggio in farmacia o per una passeggiata al mercato. Il prossimo incontro si terrà il 18 febbraio all’elementare di Rasai, così da «rafforzare l’avvicinamento tra i giovani e la diversità, in modo da renderlo un momento di arricchimento, piuttosto che un pretesto per la discriminazione», sostiene Simona Zanella. «L’Unione ciechi è sempre in prima linea nel suo compito di sensibilizzazione verso la popolazione ad una maggiore conoscenza delle difficoltà ma anche delle potenzialità che le persone cieche e ipovedenti possiedono. Restiamo sempre disponibili qualora vi siano altre scuole interessate a questo tipo di iniziative, ritenendolo un compito imprescindibile nella sua attività».
di Francesca Valente
Fonte: Corriere delle Alpi
12/02/2013