Lo stato della follia: anteprima romana per il film sugli orrori degli Opg

Lo stato della follia: anteprima romana per il film sugli orrori degli Opg

| 0

Promuovere l’inclusione delle persone svantaggiate nel lavoro, nella scuola e nella società, attraverso l’uso delle tecnologie digitali: è questo lo scopo fondamentale della collaborazione avviata in questi giorni, con la sigla di un protocollo d’intesa, tra Confindustria Digitale, la Federazione che in Italia rappresenta le imprese ICT [Information and Communication Technology, N.d.R.] e la Fondazione ASPHI (Avviamento e Sviluppo di Progetti per Ridurre l’Handicap mediante l’Informatica), impegnata da tempo sui temi della disabilità e delle tecnologie ICT per favorire l’autonomia e la partecipazione delle persone con disabilità e anziane, organizzazione promotrice, tra l’altro, della mostra-convegno HANDImatica di Bologna.
Con questa azione, inoltre, si vogliono facilitare le iniziative tra le imprese associate a Confindustria Digitale e all’ASPHI, per qualificare sempre meglio servizi e prodotti, in modo che siano accessibili e fruibili anche a un’“utenza fragile”, come quella rappresentata appunto dalle persone con disabilità e dagli anziani.
Ultimo, ma non ultimo, l’accordo consentirà di sviluppare una serie di attività, fra cui quella di contribuire – in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia Digitale – alla definizione di regole tecniche in ambito di e-government [Pubblica Amministrazione digitale, N.d.R.], accessibilità ai siti della Pubblica Amministrazion e agli open data [dati liberamente accessibili a tutti, N.d.R.], valorizzando le capacità lavorative delle persone disabili attraverso l’uso di tecnologie ICT, promuovendo la creazione di nuovi ambienti di apprendimento accessibili con didattiche inclusive e identificando soluzioni e ausili digitali nell’ambito di progetti di Smart Communities e Smart Cities.

«Le tecnologie digitali – dichiara Stefano Parisi, presidente di Confindustria Digitale – hanno straordinarie potenzialità per migliorare la qualità della vita e semplificare la quotidianità delle persone che vivono una condizione di difficoltà, perché disabili o anziane, rendendo possibile il superamento di barriere reali e virtuali e consentendo l’accesso a quanto finora si presenta inaccessibile. Queste categorie di cittadini – che costituiscono ampie fasce della popolazione italiana – corrono infatti il rischio di essere escluse dai vantaggi derivanti dallo sviluppo digitale, creando un’altra forma di digital divide [“divario digitale”, N.d.R.]. Già oggi molte nostre imprese ICT hanno in campo iniziative specifiche destinate alle persone con disabilità, ma l’accordo con ASPHI ci consentirà di dar vita a un’azione sistemica capace di sensibilizzare le Istituzioni e contribuire ad assicurare a tutti l’accessibilità e la fruibilità di tecnologie e servizi digitali».
Dal canto suo, Franco Bernardi di ASPHI sottolinea «l’importanza dell’accordo sottoscritto, come primo passo di un percorso che formalizza ed esplicita la consapevolezza dell’industria italiana dell’ICT sul significato fondante della propria attività per la crescita economica, sociale e civile di un Paese in cui tutti, senza alcuna distinzione, abbiano le stesse opportunità».
«In questo senso – conclude Bernardi – l’ASPHI può essere considerata come struttura di riferimento per favorire l’inclusione delle persone svantaggiate. Da qui la rilevanza della collaborazione con l’Agenda Digitale Italiana, prevista dall’accordo, alla quale ASPHI ha già inviato un proprio contributo per i temi che interessano la disabilità». (S.B.)

Fonte: Superando.it

23/05/2013