No alle discriminazioni contro le persone con disabilità da parte di strutture turistiche: è la promessa del ministro del Turismo che cita il caso di un hotel del nord Italia che ha rifiutato la vacanza ad una famiglia con un bambino disabile: "Vergognoso e incivile: gesto di grande arretratezza morale"
ROMA – "Darò battaglia a tutte le discriminazioni vergognose e incivili contro le persone con disabilità". A prometterlo è il ministro del Turismo, Michela Brambilla, che tuona contro gli operatori turistici che rifiutano di ospitare nelle loro strutture persone con disabilità. Parlando in conferenza stampa, a Palazzo Chigi, dell’accordo stipulato con Inpdap per il rafforzamento del sistema dei buoni vacanza destinato in particolare a pensionati, famiglie a basso reddito e portatori di disabilità, Brambilla fa riferimento al caso, "l’ennesimo", di "un hotel che non ha accettato in vacanza una famiglia con un bambino portatore di disabilità". "Voglio denunciare questo fatto – dice il ministro – perché è una grandissima vergogna, anche perché la struttura ricettiva in questione si trova in una nota località di balneazione del nord Italia, in una regione e in una località che da tempo ha conosciuto un ottimo sviluppo turistico puntando anche sull’offerta di servizi e sulla disponibilità ad andare incontro alle esigenze del cliente". "Ritengo – aggiunge Brambilla – che negare ad una famiglia con un bambino disabile l’alloggio e il soggiorno sia una cosa che segnala arretratezza morale e un gesto di grande inciviltà". "Grazie alla nostra normativa che ha previsto nel nuovo Codice del turismo il diritto a non subire discriminazioni – continua il ministro riferendosi al recente provvedimento entrato in vigore, per il quale esiste per la persona con disabilità temporanea o permanente il diritto a poter godere di una vacanza in autonomia e senza aggravio di costi – potremmo perseguire in modo puntuale e efficace questi comportamenti che non fanno onore ad un grande paese come il nostro e al suo popolo solidale, generoso e schierato sempre dalla parte di chi ha più bisogno".
Fonte: superabile.it
25/07/2011