Manovra, Popolo Viola e disabili in corteo: ”Piazza pulita”

Manovra, Popolo Viola e disabili in corteo: ”Piazza pulita”

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Solo monitorando, implementando e soprattutto attuando nella pratica i chiari princìpi di rispetto della dignità umana e dei diritti delle persone con disabilità contenuti nella Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, quest’ultima – ratificata ad oggi da 103 Paesi del mondo – potrà realmente diventare, in questi tempi di crisi economica e sociale, la miglior difesa possibile contro un impatto disuguale e sproporzionato delle misure di austerità.

Dopo aver raggiunto nel maggio scorso il numero di 100 – evento salutato con grande soddisfazione anche dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban ki-moon (se ne legga nel nostro sito cliccando qui) – sono ora diventate 103 le ratifiche della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, dopo che anche Belize, Pakistan e Cipro hanno provveduto a questo passaggio. Come si può dunque vedere dall’elenco che presentiamo in calce, sono ancora nove i Paesi dell’Unione Europea di cui manca la ratifica (Bulgaria, Estonia, Finlandia, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Olanda e Polonia), pur avendo essi già sottoscritto il Trattato. L’Italia – com’è ben noto – ha proceduto nel febbraio del 2009, con la Convenzione che poco dopo è divenuta la Legge 18/09 del nostro Stato. Come aveva sottolineato a suo tempo il presidente dell’EDF Yannis Vardakastanis, pensando alla crisi economica e sociale di questi anni, «in questi tempi duri, la Convenzione è la miglior difesa possibile contro un impatto disuguale e sproporzionato delle misure di austerità. Anche per questo, dunque, essa deve rapidamente diventare una parte inseparabile delle varie legislazioni nazionali europee, con i suoi chiari standard di rispetto della dignità umana e dei diritti delle persone con disabilità, prescrivendo essa l’utilizzo delle massime risorse possibili per far sì che questi ultimi non siano più calpestati». E tuttavia – è sempre opportuno ricordarlo – solo monitorando, implementando e soprattutto attuando nella pratica quei princìpi – questioni sulle quali le varie organizzazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie sono già impegnate quotidianamente – potrà diventare reale il concetto che sta alla base della Convenzione, vale a dire Niente sulle Persone con Disabilità senza le Persone con Disabilità. (S.B.)

Fonte: Superando.it

09/09/2011