Marco, un diploma al liceo . La sua arte ha vinto l’autismo

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PESCARA. Cinquantadue disabili in carrozzina e oltre 150 persone tra accompagnatori, assistenti, rappresentanti politici e cittadini, hanno celebrato ieri mattina a Pescara i funerali della disabilità, per protestare contro i tagli previsti dalla manovra finanziaria alle pensioni di invalidità e alle indennità di accompagnamento. A queste due misure si aggiungono le problematiche abruzzesi già evidenziate dalle associazioni dei disabili, riguardanti la mancanza di una legge sulla vita indipendente, le barriere architettoniche (presenti anche in strutture pubbliche come la sede della Regione Abruzzo in viale Bovio) e il mancato rimborso delle spese sostenute per abbattere gli ostacoli nelle abitazioni private. A guidare la manifestazione, che ha visto la partecipazione della parlamentare Vittoria D’Incecco (Pd), dei consiglieri regionali Carlo Costantini (Idv), Marinella Sclocco e Claudio Ruffini (Pd), Nicoletta Verì e Ricardo Chiavaroli (Pdl), Walter Caporale (Verdi), con i segretari regionali di Pd e Rifondazione comunista Silvio Paolucci e Marco Fars, sono stati Claudio Ferrante presidente di Carrozzine Determinate, Camillo Gelsumini presidente della Uildm (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare) e Nicolino Di Domenica, responsabile del movimento Vita Indipendente. La marcia, partita dalla chiesa di Sant’Andrea con annesso carro funebre, è terminata di fronte al palazzo della prefettura. Una delegazione di disabili è stata ricevuta dal prefetto della città adriatica Vincenzo D’Antuono, al quale è stata consegnata una lettera da recapitare al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Al capo dello Stato si chiede «un deciso intervento a favore di quei figli svantaggiati, che sicuramente non sono causa del disastro finanziario, ma rischiano di diventarne le vittime principali». Viene inoltre invocato il rispetto di diritti come le pari opportunità e la non discriminazione, garantiti dalla Costituzione e dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità. Denunciata infine l’enorme difficoltà ad andare avanti, vista la riduzione del 50 per cento sui fondi regionali destinati al settore sociale. Tagli che, a cascata, hanno colpito gli enti territoriali non più in grado, in molti di casi, di assicurare i servizi di assistenza ai disabili. Si tratta quasi sempre di patologie gravi come la sclerosi laterale amiotrofica e la distrofia muscolare. Tagli che si stanno ripercuotendo anche sull’occupazione, con tante cooperative sociali a rischio chiusura e le ore di cassa integrazione in aumento. «Si tratta di una vera e propria catastrofe umana, sociale ed economica», denuncia Gelsumini. «Un disabile grave, attaccato 24 ore su 24 a un respiratore artificiale, che ha un familiare totalmente dedicato alla sua assistenza, con questi ulteriori tagli vedrebbe in serio pericolo non solo la propria esistenza, ma anche quella della sua famiglia». La celebrazione del funerale della disabilità ha sortito due effetti: da un lato, il prefetto D’Antuono ha inoltrato ieri stesso al Quirinale la lettera dei rappresentanti dei disabili e, dall’altro, mercoledì prossimo, la convocazione di una riunione straordinaria della commissione regionale Salute. Abruzzo, oggi la decisione sui Fas Cgil e Fiom verso lo sciopero, Cisl e Uil presidiano palazzo Madama

di LORIS ZAMPARELLI

Fonte: Il  Centro

01/09/2011