Arrivano i primi risultati concreti di “Lavoriamo in rete”, il progetto voluto dall’AIPD (Associazione Italiana persone Down), per incrementare il numero dei lavoratori con sindrome di Down, nel Sud d’Italia e nelle Isole, costruendo per loro e con loro un futuro possibile. In questi giorni, infatti, due giovani dell’AIPD di Caserta cominciano il loro lavoro in un noto impianto balneare e parco divertimenti del litorale domizio
«Questo è un risultato molto importante, e nello specifico della nostra sede di Caserta un segnale davvero forte, sul fatto che la sensibilizzazione sul tema del lavoro abbinato alla disabilità intellettiva cominci a dare i suoi frutti anche sui territori più difficili. Sta finalmente cambiando l’approccio alle persone con sindrome Down, che iniziano ad essere considerate delle persone capaci e possibili lavoratori».
È questo il soddisfatto commento di Monica Berarducci, responsabile dell’Osservatorio sul Mondo del Lavoro dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) e responsabile del progetto Lavoriamo in rete – Percorsi di inserimento lavorativo nei territori del Sud, promosso dalla stessa AIPD, alla notizia che Monica Margheron e Carmine Ferrara, giovani di 20 e 22 anni dell’AIPD di Caserta, sono i primi due ragazzi con sindrome di Down, che da oggi, 6 luglio, iniziano a lavorare nell’àmbito di tale iniziativa. Lo faranno esattamente per due mesi, con un contratto a tempo determinato di lavoro stagionale, occupandosi della mensa e del bar della struttura, con la qualifica di banconista, presso Ditellandia Park, noto impianto balneare e parco divertimenti del litorale domizio, nel Comune di Mondragone (CE).
Il nostro giornale si è già ampiamente occupato, in questi mesi, del Progetto Lavoriamo in rete, che si avvale del sostegno della Fondazione CON IL SUD, e che è nato allo scopo di incrementare il numero dei lavoratori con sindrome di Down, nel Sud d’Italia e nelle Isole, costruendo per loro e con loro un futuro possibile.
Proprio in questi giorni, tra l’altro, se ne sta svolgendo una nuova fase formativa a Reggio Calabria, coinvolgendo quattordici persone con sindrome di Down delle Sezioni calabresi (Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria) e siciliane (Milazzo e Termini Imerese) dell’Associazione.
Fonte: Superando.it
08/07/2015