Monte Sant’Angelo, le barriere architettoniche bloccano i disabili

Monte Sant’Angelo, le barriere architettoniche bloccano i disabili

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Lo denuncia il Coordinamento H per i Diritti delle Persone con Disabilità della Regione Siciliana che di fronte al silenzio opposto dalla Regione di fronte alle richieste di ripristinare quella voce in bilancio, ritiene necessaria e urgente una mobilitazione di tutte le forze dell’area dei diritti e della tutela delle persone con disabilità. Una situazione analoga si era verificata qualche mese fa anche in Abruzzo

I venti della protesta delle persone con disabilità e delle loro associazioni soffiano anche dalla Sicilia, dove «si ritiene necessaria una mobilitazione di tutte le forze dell’area dei dei diritti e della tutela delle persone con disabilità», come si legge in una nota di Salvatore Crispi, responsabile del Coordinamento H per i Diritti delle Persone con Disabilità nella Regione Siciliana ONLUS.

Nel caso specifico, la denuncia riguarda l’azzeramento, avvenuto lo scorso anno, del Capitolo di Bilancio della Regione Siciliana, «che – come scrive Crispi – conteneva le somme destinate ai Comuni per rispondere alle richieste delle persone con disabilità per eliminare le barriere architettoniche all’interno e/o all’esterno della propria unità abitativa».
«Questo – secondo il responsabile del Coordinamento H – comporta sia un’incertezza operativa da parte dei Comuni sia, soprattutto, un profondo disagio nelle persone con disabilità, alcune delle quali, nella certezza di ricevere il contributo hanno anticipato delle spese».
Oggi, dunque, viene ritenuta necessaria la mobilitazione di cui si è detto, soprattutto di fronte alle due lettere senza risposta che il Coordinamento ha inviato in giugno e nei giorni scorsi agli Organi istituzionali competenti della Regione Siciliana (Presidente, Assessori dell’Economia e della Famiglia), per chiedere il ripristino di quella voce di bilancio.

Una situazione analoga – vale la pena ricordarlo – si era verificata nei mesi scorsi anche in Abruzzo, come avevamo ampiamente riferito (se ne legga ad esempio cliccando qui), portando pure a una mobilitazione delle persone con disabilità e delle loro associazioni. L’unica differenza, in quel caso, è che non era stato il silenzio a indignare – come accade ora in Sicilia – ma un’esplicita lettera del 6 aprile, con la quale la Regione Abruzzo aveva sostanzialmente informato tutti i Cittadini che non sarebbe stato più possibile usufruire del finanziamento relativo Legge 13/89 (Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati), sancendo, retroattivamente, che i contributi già autorizzati per lavori di adeguamento dal 2007 in poi non sarebbero stati più rimborsati. Un provvedimento che, purtroppo, non risulta ancora essere stato ritirato. (S.B.)

Fonte: Superando.it

13/09/2011