Il Consiglio di Stato si è espresso in materia di sostegno economico alle persone disabili. Per i giudici, la concessione di contributi e finanziamenti dipendono principalmente dalla possibilità economica delle amministrazioni predisposta per la copertura di questa tipologia di servizi.
Il caso è quello di una persona con disabilità permanente e progressiva che ha richiesto al comune di residenza, di finanziare il proprio progetto di vita indipendente, un piano personalizzato che necessitava di un finanziamento di circa 4.500 euro mensili.L’amministrazione comunale aveva infatti provveduto a concedere contributi economici in misura sufficiente per la permanenza presso la casa famiglia, ma non per la conduzione di una vita indipendente.La legge n. 162/1998, riconosce infatti il diritto ad una vita indipendente alle persone con disabilità.Il Consiglio di Stato con la decisione n. 6999 del 30 dicembre 2011 ha però espresso parere contrario al finanziamento.I giudici hanno ricordato la sentenza della Corte costituzionale n. 251 del 4 luglio 2008 con cui è stato riconosciuto che la tutela delle persone disabili che trova base costituzionale nella garanzia della dignità della persona e del fondamentale diritto alla salute degli interessati ha però precisato che “Il sistema è tuttavia connotato dalla concreta valutazione di altri interessi, tra i quali non possono escludersi quelli relativi agli oneri economici eventualmente derivanti, allo stato, dalla tutela prescelta.”I giudici di Palazzo Spada pur riconoscendo l’importanza dei progetti, hanno sottolineato che la priorità resta la parità di trattamento di tutti i richiedenti, di conseguenza i finanziamenti hanno l’unico limite ammissibile che è quello del bilancio dell’amministrazione.
Fonte: Disablog.it
16/01/2012