Non arrendersi mai: vita, corse e motori di Luca Donateo

Non arrendersi mai: vita, corse e motori di Luca Donateo

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PESCARA. – «Non è stato raggiunto un accordo, ma siamo pronti a firmare il contratto». A parlare è Monica Cignoni, educatrice, una dei 45 operatori che da settimane combattono per vedere riconosciuti i propri diritti. A rischio l’assistenza scolastica per i disabili.
Il servizio di cui usufruiscono novanta studenti con gravi problemi di disabilità che frequentano gli istituti superiori pescaresi, è interrotto dall’inizio dell’anno scolastico. Al centro delle trattative tra Provincia, cooperative Laser, Filadelfia e Solidarietà e Vita (costituite in un’associazione temporanea d’imprese) e sindacati, c’è il riconoscimento degli scatti di anzianità e dei livelli contrattuali raggiunti dagli operatori. La nuova società di gestione subentrata alle cooperative Polis e Agorà non sembra garantire questi diritti ai lavoratori che, per tutta risposta, hanno deciso di incrociare le braccia e sospendere il servizio. Fino a ieri, quando pur di salvare il posto di lavoro, hanno deciso di firmare.
«Dietro ognuno di noi c’è una famiglia», spiega Monica Cignoni, «non potevamo fare altro. Abbiamo ricevuto una raccomandata in cui ci veniva intimato di firmare il contratto entro tre giorni altrimenti avremmo perso il lavoro, potevano assumere nuovo personale», spiega l’educatrice, «così abbiamo deciso di accettare e siamo andate nel luogo indicato, il centro sociale per anziani di Silvi». Una lunga giornata quella di ieri, che si è conclusa però con un nulla di fatto. «I contratti non sono ancora pronti», dicono gli operatori, «ma ci hanno assicurato che firmeremo lunedì, in modo che già da martedì possiamo riprendere servizio».
Intanto il tavolo delle trattative a cui siede anche l’assessore alle Politiche sociali Valter Cozzi, rimane aperto. Quello che è certo sono i tagli agli orari di assistenza dei ragazzi disabili: da 13 ore settimanali si passa a 10. Una situazione che preoccupa anche le assistenti domiciliari. «Così si cancellano tutti i diritti», dice Diana Mastrodicasa, della Cgil, «e lo stesso rischia di accadere a noi operatrici geriatriche. Ma siamo pronte a lottare». In questo caso il bando per l’assegnazione del servizio è ancora aperto.

Fonte: Disablog.it

11/10/2011