ASTI – Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Asti, nell’ambito dell’attività svolta a contrasto delle frodi al bilancio pubblico, ha individuato dieci persone, tutte invalide civili, che hanno indebitamente percepito l’indennità di accompagnamento durante il ricovero, pari o superiore a 30 giorni, presso le strutture sanitarie convenzionate con la locale ASL.
Infatti, in base a quanto previsto dalla specifica normativa, gli interessati hanno l’obbligo di dichiarare, annualmente, all’INPS, i periodi trascorsi a carico della sanità pubblica, indicandone la durata, al fine di consentire il recupero delle somme non spettanti. L’incrocio degli elenchi dei lungodegenti con quelli dei percettori di indennità presso il citato Istituto di Previdenza ha permesso, alle Fiamme Gialle, di rilevare otto donne e due uomini che, appunto, malgrado il ricovero e la conseguente inutilità dell’accompagnatore, hanno impropriamente fruito di tale beneficio.
Pur evitando la denuncia all’A.G. per il mancato superamento della soglia stabilita dal Codice Penale, oltre alla restituzione di quanto indebitamente ottenuto, complessivamente ammontante a circa 8.000 euro, i predetti dovranno pagare una sanzione amministrativa fino a tre volte l’importo loro erogato.
Tale attività, condotta dalla Guardia di Finanza a tutela della spesa pubblica, è finalizzata ad evitare che le risorse dello Stato, destinate alle persone effettivamente bisognose,vengano utilizzate da non aventi diritto.
Fonte: Disablog.it
08/03/2013