PIZZO CALABRO. Abbattere le barriere architettoniche e non rendere comunque fruibili i servizi. È quello che succede in taluni casi in città. Nei pressi dell’antico maniero Murat, non è possibile attivare il meccanismo di trasporto delle persone munite di sedia a rotelle bypassando così quei gradini altrimenti impossibili da varcare. Il meccanismo automatico non può, infatti, trasportare proprio nessuno, poiché un cancello ne impedisce l’utilizzo. Un vero paradosso: da un lato si cerca di abbattere le barriere architettoniche e dall’altro un errore ne impedisce l’utilizzo. Il Comune di Pizzo si era attivato, in una certa misura, ad abbattere quegli ostacoli che rendono difficili o addirittura impossibili gli spostamenti o, come nel caso di specie, inibiscono la fruizione ai servizi. Ma dopo un "timido" inizio, la situazione è caduta nel dimenticatoio. Anche a palazzo di città v’è un’altra situazione che merita menzione: nel corso della sua edificazione, è stato predisposto, al fine di abbattere le barriere, uno scivolo per le persone con limitata capacità motoria o sensoriale ma, lo stesso è sistematicamente ostruito da qualche vettura parcheggiata davanti: automobile di qualcuno sordo e indifferente alle esigenze di quanti hanno problemi di deambulazione e, poichè i mezzi in questione, stazionano per l’intero orario di apertura dell’ente, va da sè che appartengano a dipendenti comunali. In sostanza, il problema delle barriere architettoniche è ancora attuale e ciò rende sempre più difficile vivere appieno la città a coloro che non sono nelle condizioni ottimali.
di Rosaria Marrella
Fonte: Gazzetta del Sud
03/11/2011