Parma, Strasburgo condanna l’Italia per detenuto disabile

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PISTOIA – Chiesero e ottennero soldi pubblici per finanziare corsi di formazione professionale destinati alle persone disabili. Corsi che non vennero effettuati, o solo avviati, anche se erano stati erogati, tramite la Provincia, 111mila euro da fondi regionali ed europei. Ma chi avrebbe dovuto fare quei corsi non ci passò sopra e presentò denuncia alla procura della Repubblica che affidò le indagini alla Guardia di Finanza, sotto la direzione del sostituto procuratore Luigi Boccia. Per quei fatti furono chiesti sette rinvii a giudizio da parte del pm e l’udienza preliminare, davanti al gup Alessandro Buzzegoli, è già cominciata, subito rinviata, per difetto di notifica alla Regione quale parte offesa. Si riprende il 6 marzo. Le parti offese, in questa vicenda, sono gli enti, e quindi la Regione e la Provincia stessa e il gruppo delle persone disabili rappresentate dall’avvocato Erika Dugini del foro di Pistoia. Non vi sono ancora state le costituzioni di parte civile.

La Procura chiede il processo, sostenendo per tutti l’accusa di truffa aggravata in concorso, nei confronti di Giampaolo Giuntini, 74 anni, di Pistoia, all’epoca responsabile legale e amministratore pro tempore delle Cooperative sociali Gp e Seaf, è difeso dall’avvocato Ermanno Bujani di Pistoia; per Mauro Gori, 63 anni, di Pistoia, all’epoca dei fatti dirigente del servizio lavoro e delle politiche sociali della Provincia, è difeso dall’avvocato Alessandro Mencarelli; per Marco Lucchetti, 73 anni, di Pistoia, all’epoca direttore dell’agenzia formativa della Seaf, difeso dall’avvocato Annalisa Lucarelli del foro di Pistoia; Antonio Mallozzi, 44 anni, di San Giuliano (Pisa), all’epoca socio e amministratore della Gp, difeso dagli avvocati Anna Mallozzi di Pisa e Lorenzo Stefani di Pisa; per Marcello Melani 63 anni, di Pistoia, all’epoca componente del cda della Gp, difeso dagli avvocati Mallozzi e Stefani; per Silvestro Perfetto, di Pistoia, all’epoca responsabile didattico della Seaf, difeso dall’avvocato Lucarelli; per Marzia Vannucchi, 63 anni, di Pistoia (all’epoca funzionaria addetta al servizio lavoro e politiche sociali della Provincia), difesa dall’avvocato Lucarelli.

Secondo l’accusa i rappresentanti, a vario titolo, delle due cooperative, con il «consapevole contributo»del Gori e della Vannucchi, avrebbero rappresentato falsamente la realtà alla Provincia per trarre l’ente in errore (la Provincia, come spiega il pm nel capo di imputazione, svolge la funzione di collegamento tra chi chiede i finanziamenti e gli enti pubblici erogatori) in modo da «ottenere ingiustamente, due diversi finanziamenti pubblici tra il 2006 e il 2009 per complessivi 111.016 euro, ovvero 33.951 euro nel 2006 per il corso d’inserimento disabili e 77.065 dal 2007 al 2009 per il corso di formazione “spin off”». In entrambi i casi, secondo la procura, gli imputati avrebbero anche procurato ingiusto profitto ad altre persone. La procura, nell’articolare il capo di imputazione, si sofferma sulle posizioni di Gori e Vannucchi i quali «seppur a conoscenza dell’effettiva situazione, avendo ricevuto direttamente diverse lamentele da parte di numerose persone del corso, omettevano di prendere i provvedimenti per assicurare la regolare conclusione del progetto finanziato e prendre provvedimenti a tutela sia dei frequentatori che della pubblica amministrazione».

Fonte: Disablog.it

07/02/2012