Per affrontare al meglio il prossimo anno scolastico

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CHIETI – Creare “uno sportello virtuale che accorci le distanze tra i fruitori dei servizi, la P.a, e le associazioni che i servizi li rendono, avvicinando domanda ed offerta nel settore sociale così da garantire migliori servizi”. E’ questo per Umberto Di Primo, sindaco di Chieti e delegato Anci al Personale, l’obiettivo della “Carta dei diritti del cittadino disabile nel Welfare municipale” che è stata presentata nei giorni scorsi nel capoluogo teatino. Si tratta di un progetto innovativo, il primo in Italia, che “ha il vantaggio – sottolinea il sindaco – di mettere in sinergia gli attori del territorio: comune, università di Chieti ed associazioni del terzo settore”. Tutto questo “in vista della realizzazione di politiche municipali che possano facilitare l’effettiva fruizione dei diritti da parte dei disabili”. Un progetto che Di Primio si augura possa decollare subito, anche grazie alla sua “forma telematica innovativa”, che non tralascia però il “coinvolgiemto umano che è centrale per garantire una migliore qualità dei servizi”.

Il progetto prevede come primo step l’apertura dello ‘Sportello informa diritti’ del comune di Chieti, che si rivolge alle persone con disabilità, alle loro famiglie, alle associazioni ed ai servizi sociali. “Tale struttura non darà solo informazioni, ma metterà in rete tutte le associazioni del terzo settore, le famiglie e gli utenti”, sottolinea il Professor Antonello Canzano, docente di Sociologia dei fenomeni politici a Chieti, e partner con la sua cattedra del progetto. Lo sportello offrirà tra l’altro consulenza gratuita su agevolazioni fiscali e tributarie, formazione ed agevolazioni sul luogo di lavoro, associazionismo, volontariato, cooperazione sociale, ausili, protesi e tecnologie, barriere architettoniche e certificazione di handicap ed invalidità.

Il passo successivo sarà l’istituzione di una consulta municipale del terzo settore con il compito di monitorare e vigilare sulla realizzazione degli interventi. “L’originalità di questo progetto – aggiunge Canzano – risiede anche nel fatto che l’iniziativa ha rappresentato un caso di democrazia deliberativa che ha coinvolto oltre al comune, l’università, ed il mondo del volontariato e cooperativo rappresentato dalla cooperativa “Girasole”. (gp)

Fonte. Disablog.it

11/03/2013