Per disabili offerte ‘beffa’ da saldatori o gruisti, appello a Fornero

Per disabili offerte ‘beffa’ da saldatori o gruisti, appello a Fornero

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BERLINO. Raggiunto da tre proiettili sparati da un folle durante una manifestazione elettorale nell’ottobre del 1990, Wolfgang Schäuble, esponente del CDU e attuale ministro delle Finanze del governo Merkel II, parla per la prima volta con il magazine tedesco CAPITAL dell’attentato che lo ha costretto sulla sedia a rotelle, ma non gli ha tolto la passione per la politica. Schäuble, 70 anni, che finora si era sempre limitato a definire il tragico evento come «questa merda» («diese Scheisse»), prima dell’attentato era considerato il delfino dell’ex cancelliere Helmut Kohl. L’ex ministro dell’Interno fu tra i negoziatori dell’accordo per la riunificazione tedesca, ma lo scandalo dei fondi neri della Cdu e il suo handicap diedero spazio alle ambizioni dell’attuale cancelliera. «SONO più resistente alle arrabbiature negli affari quotidiani», ha confidato il ministro, che dovette gestire l’apice della crisi finanziaria da un letto di ospedale. Spesso però perde la pazienza, soprattutto quando i fotografi scattano immagini che lui ritiene «incredibilmente idiote». Poliziotti impediscono ai fotografi di ritrarlo mentre sale la rampa d’accesso del Bundestag o spinge da solo la carrozzina. «La rampa del Bundestag è dura. Ci sono sempre brutte foto perché si vedono gli sforzi, e quindi poi si sente dire di nuovo: o Dio, Schäuble non sta bene. Ma così sarebbe per chiunque dovesse fare una rampa in salita con la sedia a rotelle». Molti si chiedono da tempo perchè l’uomo forte della cancelliera non frequenti i cocktail o altre serate mondane nella capitale tedesca: «Esistono situazioni più gradevoli per uno che si trova sulla sedia a rotelle che precipitarsi sul buffet assieme agli altri convitati o rischiare di vedersi rovesciare in testa una valanga di vassoi: si finisce pieni di briciole», ha ironizzato Schäuble, concludendo che il suo handicap non lo ha reso «né più duro, né più amaro», né ha fatto di lui «un uomo migliore». Il ministro che nelle scorse settimane si è battuto per la creazione di un supercommissario’ agli Affari economici con potere di veto sui bilanci nazionali, e per il divieto agli europarlamentari dei Paesi fuori euro di bloccare le decisioni che riguardano i soli 17 ha lanciato infine un appello ai disabili: «Ogni essere umano soffre di un handicap, solo che noi ne siamo coscienti».

Fonte: Il Giorno

22/11/2012