Per i diritti dei malati e delle famiglie

Per i diritti dei malati e delle famiglie

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E da lunedì prossimo presidio permanente. Le ragioni della protesta: "Si approvi il progetto di assistenza domiciliare, produce risparmi consistenti, pari a 1.3 milioni nella sola Asl 8". Si chiede anche lo sblocco dei fondi per i caregiver e i rimborsi per le famiglie

ROMA – Comincia oggi lo sciopero della fame, per malati critici, in maggioranza tracheostomizzati ed allettati. E dalle ore 10,30 di lunedì prossimo, 29 aprile, i malati gravi chiamati a raccolta da Viva la vita Sardegna onlus saranno in presidio permanente davanti all’assessorato alla sanità della regione, a Cagliari in via Roma 223. Lo annuncia attraverso una nota il segretario dell’organizzazione, Salvatore Usala. "Non chiameremo ambulanze -scrive Usala -, se vorrà ci penserà il 118 allertato dalla direzione generale Asl 8, che legge in copia. Non potremo caricare le batterie: dovrà darci energia elettrica l’assessorato, se non si vuole il morto. Continueremo lo sciopero della fame" . Del resto "noi abbiamo solo la nostra vita da mettere in gioco, la nostra determinazione è infinita, non temiamo la morte". Le ragioni della protesta sono contenute nella lettera aperta che Usala ha scritto al presidente di Regione Cappellacci e all’assessore alla Sanità De Francisci sulle "mancate decisioni politiche amministrative": "Nonostante gli impegni solenni assunti durante la visita dei ministri Balduzzi e Fornero del 31 ottobre 2012 presso la mia abitazione, niente è successo. Il progetto della nostra associazione, che dovevate tramutare in delibera, è bloccato negli uffici dell’assessorato".

Tre sono i problemi che vanno risolti immediatamente, chiarisce Usala: "Dovete mantenere la parola data: approvare subito il progetto sperimentale Asl 8 "Assistenza domiciliare infermieristica e familiare". Basta con riunioni insulse, pareri fumosi della ASL, questa è una decisone politica, bisogna prendersi le responsabilità". Usala sottolinea che "il progetto produce risparmi consistenti (nella sola ASL 8 circa 1,3 milioni) che possono essere utilizzati per equipe dedicate che operino per l’assistenza alle cure palliative e terapia del dolore, di cui alla legge 38/2010, totalmente dimenticata. I costi del progetto in Sardegna, per 120 pazienti, ammontano a circa 2,4 milioni, che darebbero 150 posti di lavoro, reperibili dal 30% riservato ai gravissimi del fondo non autosufficienza (da noi conquistato). Le ASL risparmierebbero almeno 5 milioni da dedicare alla legge 38/2010. E’ un progetto del cambiamento: basta con i profitti dei privati che producono sprechi di almeno 750 milioni su 3 miliardi di bilancio, è vergognoso che ci sia chi si arricchisce sulla salute. Un esempio: tutte le Tac vengono prese in service, con 15 mesi di canone verrebbe acquistato, che schifo! Basta con convenzioni private che costano il doppio!".

Il punto 2 riguarda i fondi per il caregiver familiare per i malati di Sla. Quella contestata è una circolare che non applica le delibere sulla questione e rinvia al biennio 2013-2014 il progetto, "cosa inaccettabile, gli uffici devono applicare, non dare libere interpretazioni. L’assessore, su mia richiesta, ha garantito un’incontro la scorsa settimana, nulla di fatto. Da precisare che diversi comuni hanno applicato la delibera liquidando l’intero importo, con relativi arretrati del 2012. Sono tutti dementi? La circolare va rifatta subito".

Il terzo punto al centro della protesta è che "diversi comuni rimborsano i contributi della legge 162 e del "ritornare a casa" con tre mesi di ritardo con notevoli disagi per operatori e famiglie. I comuni ricevono con notevole ritardo i finanziamenti rivalendosi sulle famiglie. Ricordo che detti fondi non rientrano nel patto di stabilità, i lavoratori vanno retribuiti, il problema va risolto subito. Tengo ad informarvi che molti comuni non possono più concorrere alla quota del 20% dovuto per il "ritornare a casa". Urge trovare una soluzione: si possono utilizzare – propone Usala – i 7 milioni del fondo non autosufficienza".

Fonte: Superabile.it

24/04/2013