Ridurre il numero dei fumatori abituali, che in Italia sono circa 11,2 milioni (il 22% dell’intera popolazione), tutelare i non fumatori sensibilizzando i tabagisti sui danni e i rischi provocati dal tabacco e prevenire l’avvicinamento dei giovanissimi al fumo. Questi gli obiettivi
ROMA – Ridurre il numero dei fumatori abituali, che in Italia sono circa 11,2 milioni (il 22% dell’intera popolazione), tutelare i non fumatori sensibilizzando i tabagisti sui danni e i rischi provocati dal tabacco e prevenire l’avvicinamento dei giovanissimi al fumo. Sono questi i tre obiettivi della campagna di comunicazione “Il fumo uccide. Difenditi”, promossa dal ministero del Welfare e presentata questa mattina a palazzo Chigi, che cerca di porre un freno a quella che e’ considerata nei paesi industrializzati la prima causa di morte per cancro (il 25% di tutti i decessi causati dal cancro puo’ essere infatti riconducibile al consumo di tabacco) e che solo in Italia provoca 80 mila morti l’anno.
Due, quindi, i target individuati, i fumatori abituali e i giovanissimi, ovvero i potenziali fumatori di domani. In tal senso la campagna di counicazione, che e’ costata circa 1 milione e mezzo di euro e che vede come testimonial d’eccezione l’attore Renato Pozzetto, e’ stata ideata in fasi di realizzazione successive e collegate tra loro. In un primo momento infatti l’attenzione sara’ rivolta alla popolazione dei fumatori attivi (da febbraio ad aprile), mentre entro la primavera saranno avviate specifiche iniziative per sensibilizzare i giovani. La campagna sara’ veicolata attraverso i giornali, la televisione e anche al cinema, dove negli ultimi due anni si e’ registrato un incremento sensibile di spettatori.
5 febbraio 2009