Quando l’esclusione rientra dalla finestra. E se abolissimo l’insegnante di sostegno?

Quando l’esclusione rientra dalla finestra. E se abolissimo l’insegnante di sostegno?

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Servono passerelle, sedie acquatiche e spogliatoi dedicati, oltre a un’adeguata assistenza ai bagnanti.
Da Mondello a San Vito Lo Capo, tutte le spiagge “senza barriere”.

PALERMO. Una passeggiata sulla spiaggia o un tuffo, spesso, diventano un sogno per chi ha una disabilità. E una vacanza al mare diventa un diritto negato. Le località balneari siciliane spesso trascurano questo target turistico. Poche amministrazioni capiscono che non basta mettere una passerella. E, così, sull’intera costa siciliana scarseggiano i lidi veramente attrezzati, quasi tutti sono off-limits e, ancora peggio, è difficilissimo trovare i pochi accessibili. Partendo da Palermo, troviamo “Mondello Mia – Mare, integrazione, accessibilità”, al lido “L’ombelico del mondo”: è attrezzato per persone con disabilità motorie che, insieme a un accompagnatore, hanno a disposizione gratuitamente spogliatoi, bagni, 25 lettini, tre sedie acquatiche (JOB) e due istruttori di nuoto. Inoltre, il Comune, previa prenotazione all’Ufficio H, garantisce il trasporto gratuito. Da quest’anno c’è il lido “Sconzajuoco” gestito da Addiopizzo a Capaci, provvisto di una passerella e di una sedia acquatica gratuita mentre ombrelloni e lettini sono a pagamento. Piccoli tentativi che, sebbene portati avanti con impegno, non garantiscono il diritto di accedere al mare di tante persone che, spesso, devono rinunciarci.
Nel Trapanese troviamo “Mare senza barriere”, sul lungomare Est a Tre Fontane, dove la Uildm di Mazara del Vallo ha attrezzato 150 metri quadrati di spiaggia con passerelle che portano alla battigia. A disposizione anche due sedie acquatiche, ombrelloni, lettini e l’aiuto dei volontari. Come spesso succede, però, iniziative come questa non hanno alcun contributo economico e così vanno avanti grazie alle “donazioni” giornaliere. Fiore all’occhiello dell’Isola è senza dubbio il progetto “Zero barriere” di San Vito Lo Capo. Nato da un’idea dell’Asd Project Diver di Enna, ha avuto dal Comune la concessione di 246 metri quadrati di spiaggia per i quattro mesi estivi. “Zero barriere”, così, ha visto crescere le presenze di italiani e stranieri che sono passati dai 100 disabili del 2010 agli oltre 500 della stagione in corso. E non è necessario pagare l’ingresso. Ci sono passerelle lunghe e larghe per arrivare fino a 5 metri dalla battigia, 5 sedie acquatiche e 20 postazioni complete di pedane, lettini e ombrelloni con tavolini. Due assistenti bagnanti muniti di brevetto, diversi volontari, tra cui un disabile su carrozzina, tutte le attrezzature di salvataggio, compresa una moto d’acqua e il primo soccorso medico.

di Patrizia Gariffo

Fonte: La Repubblica.it

19/08/2013