L’AQUILA. Un alter ego virtuale, che agisce e risolve le situazioni quotidiane, migliorerà le condizioni di vita delle persone affette da autismo, che potranno guidare il loro «avatar» nella simulazione di episodi di vita reale all’interno di un software. È uno studio tutto aquilano, tra i primissimi in Italia, quello che potrebbe costituire una svolta per le persone affette da questo disturbo neuropsichiatrico. Il software sarà sviluppato dal Centro di riferimento regionale per l’autismo dell’Aquila, diretto dal professor Marco Valenti, psichiatra e docente di Epidemiologia clinica dell’Ateneo aquilano e dal gruppo di ricerca di neuropsicologia coordinato dalla professoressa Monica Mazza. Lo studio, che si trova ancora in una fase sperimentale, abiliterà l’utente alla gestione di un software specializzato nella creazione di situazioni decisionali «che comportano competenze di tipo emozionale e cognitivo all’interno del software stesso, poi traslate nella vita reale – spiega Valenti – La persona dovrà lavorare nel virtuale con esperienze di tipo comune rispetto alle quali dovrà provare a risolvere situazioni problematiche, a condividere stati emozionali e a interpretare elementi di tipo cognitivo». Un aspetto innovativo che sarà oggetto di interesse della Comunità europea che potrebbe inserirlo nell’ambito dei programmi di ricerca Horizon 2020, la linea di finanziamenti europei per la ricerca che partirà proprio quest’anno. «Dovremo validare lo strumento e la tecnica intervento – prosegue Valenti – Stiamo sviluppando protocolli particolarmente avanzati che ci collegano alla letteratura internazionale di più alto livello attraverso l’utilizzo di strumenti informatici come il software con avatar per lo sviluppo della cognizione sociale nell’autismo. Un aspetto innovativo perché consente di sondare con nuove tecnologie e nuovi strumenti di valutazione diagnostica le potenzialità delle persone con autismo nella soluzione dei propri problemi di vita personali», conclude.
Intanto, due nuovi centri per l’autismo nasceranno entro un anno nella Provincia aquilana. Saranno Pratola Peligna e Avezzano le sedi che affiancheranno il centro di riferimento regionale cittadino. Una diffusione più capillare sui territori regionali stabilita anche dalle nuove linee guida nazionali adottate dalla Regione Abruzzo, come spiega Valenti: «Sono indicazioni operative rilevanti che stabiliscono quali siano gli interventi da adottare per il trattamento riabilitativo dei disturbi dello spettro autistico. Ciascuna persona ha diritto a una presa in carico di tipo assistenziale e riabilitativo per l’intera durata vita».
di Alberto Orsini
Fonte: Il Messaggero.it
14/05/2014