La presentazione del libro di Maria Teresa Busatto dedicato all’abate Luigi Configliachi, che nel 1838 fondò a Padova l’Istituto per Ciechi che da lui prende il nome, sarà anche l’occasione ideale per riflettere sulle tematiche dell’educazione e dell’integrazione dei ciechi ed evidenziarne i mutamenti nell’arco del tempo. L’incontro è in programma per il 23 gennaio nella città veneta, a cura della Fondazione Lucia Guderzo.
PADOVA. Un meticoloso lavoro di ricerca storico-bibliografica, svolto tra Milano, Pavia, Mantova e Padova sul periodo di fine Settecento-metà Ottocento, ha portato Maria Teresa Busatto, funzionario dell’Istituto per Ciechi Configliachi di Padova, a elaborare un’opera dedicata alla vita di colui, l’abate Luigi Configliachi (1787-1864), che nel 1838 fondò proprio tale struttura, la seconda più antica istituzione italiana per ciechi, dopo quella napoletana dei Santi Giuseppe e Lucia (1818).
La presentazione di tale opera (Luigi Configliachi; l’uomo, le opere, Editrice Il Torchio), in programma per venerdì 23 gennaio a Padova (Sala Tosi del Collegio Universitario Don Mazza, Via Savonarola, 176, ore 16), a cura della Fondazione Lucia Guderzo, «sarà anche l’occasione ideale – come spiega Davide Cervellin, presidente della stessa Fondazione Guderzo – per riflettere sulle tematiche dell’educazione e dell’integrazione dei ciechi ed evidenziarne i mutamenti nell’arco del tempo. Infatti, una concezione “filantropica”, ma basata sulla valorizzazione delle capacità dei minorati della vista, a partire dalla formazione scolastica (ad esempio in àmbito musicale), si è trasformata nella filosofia – qualcuno direbbe “ideologia” – dell’integrazione e dell’“uguaglianza dei punti di partenza”. A partire quindi da questo libro, che è patrocinato dai Comuni di Padova e Mantova e dalla Comunità San Barnaba di Milano, la nostra Fondazione desidera celebrare la figura unica di Configliachi e al contempo contribuire al dibattito sull’educazione, per ridare al cieco il ruolo di protagonista della propria formazione e del proprio inserimento nella società».
«Per rendere inoltre più completo e significativo l’evento – conclude Cervellin – lo spazio antistante la sala ospiterà un mostra delle nuove tecnologie per lo studio e il lavoro delle persone cieche»
Animato dal giornalista Giuliano Beltrami, l’incontro, intitolato esattamente Il posto dei ciechi nella società dell’800 e del nuovo millennio, sarà diviso in due parti, la prima delle quali dedicata al libro di Maria Teresa Busatto, che sarà presente insieme a Flavio Rodighiero, assessore alla cultura del Comune di Padova (L’abate Luigi Configliachi), Angelo Ferro, presidente dell’OIC (Opera Immacolata Concezione) di Padova (Il ruolo dell’economia nella realizzazione di una società inclusiva) e Patrizio Giulini dell’Università di Padova (Configliachi e la sistemazione agraria; l’Orto botanico e l’Università).
La seconda parte, invece, verterà sul Messaggio, ovvero: I ciechi oggi, quali risposte?. Vi interverranno Rosario Drago, ispettore tecnico del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (Il bilancio dell’integrazione nella ricerca) e Marco Bongi, presidente nazionale dell’APRI (Associazione Pro Retinopatici ed Ipovedenti) (L’utilità della scuola speciale nella preparazione dei ciechi alla vita).
In conclusione, il maestro organista non vedente Ruggero Livieri presenterà un proprio saggio al prestigioso organo dell’Istituto ospitante. (S.B.)
Fonte: Superando.it
23/01/2015