Sclerosi multipla: i turni di notte tra i fattori di rischio

Sclerosi multipla: i turni di notte tra i fattori di rischio

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MILANO – Raccontare la propria vita da paraplegico su YouTube. È quello che da diversi anni fa Chris Colwell, ex istruttore di paracadutismo che per salvare la vita a un suo allievo è finito sulla sedia a rotelle. Il quarantenne ha iniziato la sua seconda vita virtuale postando sul web proprio il video del tremendo incidente dell’aprile 2003 . Successivamente, anche grazie allo stimolo della blogosfera, ha pubblicato diversi filmati in cui racconta la sua difficile quotidianità nella speranza di aiutare le persone che si trovano nella sua medesima condizione e vivono la malattia in silenzio e nel dolore.

L’INCIDENTE – Come racconta il sito web di France 24 la vita di Chris è cambiata otto anni fa. L’istruttore di paracadutismo si lanciò assieme a un allievo da un aereo nei cieli della Florida. Aveva una telecamera legata alla testa che riprese ogni attimo di quel tremendo volo. Il giovane allievo si lanciò troppo velocemente e l’istruttore tentò di raggiungerlo per frenare la caduta. Purtroppo durante il tentativo di salvataggio la testa di Colwell picchiò contro il petto del ragazzo e l’istruttore si spezzò il collo. Fu salvato dal paracadute d’emergenza che si aprì automaticamente. Da allora Chris è paraplegico e la sua vita è completamente cambiata: oggi vive a Dubai e passa la maggior parte del suo tempo in casa. Nonostante incontri grandi difficoltà a scrivere e a postare i video, Chris afferma che Internet gli rende la vita meno difficile: «Ho cominciato a postare filmati su YouTube un anno e mezzo dopo essere diventato paraplegico. Ho iniziato pubblicando il video del mio incidente. Subito ho ricevuto svariate domande da ogni sorta di persona. Sono loro che mi hanno chiesto di postare filmati personali per dividere assieme pensieri e momenti di vita quotidiana».

AIUTO – La maggior parte dei paraplegici preferisce vivere la propria infermità in silenzio – afferma Chris – ma l’unico modo per sentirsi ancora vivi è quello di uscire allo scoperto e dividere il proprio dolore con gli altri: «La scelta di mostrare la mia vita senza preoccuparmi dei giudizi della gente si è rilevata un’ancora di salvezza per altre persone che si nascondeva a causa della disabilità o per altri problemi. Nei miei video cerco di trasmettere alle persone l’idea che bisogna sentirsi vivi adesso e bisogna avere la volontà di cambiare». Dopo Chris anche altre paraplegici hanno imitato il suo esempio: «Ragazzi come Doug e Mac che io ho seguito da vicino e che adesso sono miei amici, hanno fatto passi da gigante mostrando la realtà delle loro vita attraverso i video. Aiutare le persone dà un significato alla mia vita. Ho fatto nuove amicizie grazie ai miei video e diversi sconosciuti son venuti a trovarmi in Florida quando vivevo ancora in America. Sebbene passi la maggior parte del mio tempo in casa e i miei movimenti siano limitati, Internet mi aiuta realmente a stare connesso con gli altri».

di Francesco Tortora

Fonte: Corriere della sera

23/10/2011