FANO. Sta facendo discutere l’iniziativa di installare pedane fuori dai negozi per abbattere le barriere architettoniche. Se da un lato c’è chi accusa i commercianti di scarsa sensibilità, perché per il momento su 78 attività solo 9 hanno aderito, dall’altro gli stessi esercenti fanno sapere che solo pochi di loro erano a conoscenza dell’iniziativa. Nel frattempo Maria Vittoria Baldelli sottolinea come le barriere architettoniche nella nostra città siano ancora troppe. «Viviamo in una città che di civile, da questo punto di vista, ha ben poco – dice la Baldelli- tutto il centro ha una pavimentazione "anti disabile"; le piste ciclabili sono malissimo segnalate e finiscono nel nulla; gli attraversamenti pedonali sono a rischio; non esiste un percorso per raggiungere il mare; la Ztl è solo virtuale (in quanto vi può entrare praticamente chiunque e non esistono strumenti di controllo); molti uffici pubblici, compreso quello per la viabilità, sono inaccessibili ai disabili; molte scuole hanno spazi comuni non accessibili; non esiste un parco pubblico fruibile (da nessuno). Per cui forse sarebbe più esatto definire l’iniziativa un piccolo e timido tentativo di civiltà in un contesto di inciviltà. Per quanto riguarda poi il fatto che l’amministrazione avrebbe subito sposato l’iniziativa, è opportuno segnalare che tale progetto era stato presentato, dalla sottoscritta, ben 3 anni fa, con ampie assicurazioni da parte degli organismi comunali di una rapida attuazione della proposta, insieme al progetto di ripavimentazione del centro ("un tappeto per via Arco d’Augusto") e a soluzioni per l’accesso al mare. A questo punto spero solo che qualche altra associazione che ha la simpatia del Comune proponga qualcos’altro, perché pare che solo così questa amministrazione abbia qualche sussulto di vita (politica)».
Fonte: Il Resto del Carlino
16/08/2011