"La riforma dell’assistenza che vorremmo" è il titolo del documento presentato all’amministrazione di Roma Capitale dal Coordinamento delle associazioni delle persone con disabili e dalle Consulte sulla disabilità, che sarà discusso martedi 17 aprile in Campidoglio. Un incontro dibattito per "non vedere compromesso il livello assistenziale esistente"
ROMA – Un incontro dibattito per dire no alla riforma dell’assistenza domiciliare pensata e proposta da Roma Capitale: è quanto organizzato dal Coordinamento delle associazioni delle persone con disabili e dalle Consulte – municipali e cittadina – sulla disabilità che martedi 17 aprile a partire dalle ore 9 presso la sala Protomoteca del Campidoglio invitano famigliari, utenti, operatori e giornalisti alla presentazione della loro controproposta "La riforma dell’assistenza che vorremmo".
Quello che si vuole è infatti un confronto serrato con Roma Capitale "affinche’ vengano recepite – si legge in una nota degli organizzatori – le istanze delle famiglie che vedono sempre più compromesso il loro livello assistenziale". "Nel momento di particolare difficoltà economica cui sta vivendo il Paese e la nostra città -si legge ancora – riteniamo sia indispensabile garantire la dignità delle persone disabili e delle loro famiglie attraverso un impegno civico e politico dell’amministrazione a non tagliare le prestazioni, ma di lavorare insieme per trovare soluzioni che diano respiro e maggiori possibilità anche a coloro che non hanno assistenza".
Tra le richieste contenute nel documento che verrà consegnato agli amministratori di Roma Capitale, infatti, non solo il riesame dei livelli di intensità assistenziale rispetto all’importo del finanziamento individuale e alle modalità di valutazione del livello di assistenza, ma anche la garanzia del diritto di scelta da parte della persona con disabilità del servizio appropriato e l’adozione degli impegni contenuti nella mozione n. 20 del 19 marzo 2012, approvata dal Consiglio Comunale, relativa all’assistenza indiretta. "Le persone disabili e i loro familiari – chiosa la nota degli organizzatori – riconoscono le legittime esigenze dei lavoratori e dei fornitori dei servizi, ma tali esigenze non dovrebbero diventare contrastanti con i bisogni assistenziali e produrre una diminuzione di prestazioni". Hanno già dato la propria disponibilità a partecipare il vice sindaco Sveva Belviso, il presidente della Commissione politiche sociali Giordano Tredicine e il vicepresidente Daniele Ozzimo, la consigliera Maria Gemma Azuni.
Fonte: SuperAbile.it
16/04/2012