STRADELLA (PV) – Essere invalido al cento per cento, avere gravi problemi di salute, soffrire di numerose patologie e vedersi togliere la pensione di accompagnamento. E’ quanto accaduto a Giuseppe Silvestri, 65enne stradellino.
L’Inps ha richiesto a Silvestri la documentazione necessaria per accertare l’invalidità e valutare la domanda di accompagnamento, trattamento economico che percepiva già da dieci anni, una fonte preziosa di guadagno che adesso viene improvvisamente a mancare. La richiesta dell’Inps deriva sicuramente dall’esigenza di evitare l’erogazione di contributi a falsi invalidi e di valutare quindi con molta attenzione le domande pervenute. Ma in questo caso, la situazione di disagio di Silvestri è purtroppo molto reale. La sua invalidità totale è stata certificata, ma per la domanda relativa all’accompagnamento non c’è stato nulla da fare. Almeno per il momento. Ma il 65enne disabile stradellino non ha alcuna intenzione di arrendersi e di rinunciare a ciò che considera un suo sacrosanto diritto. «La decisione di negarmi l’accompagnamento è stata presa solo visionando delle carte e non facendomi un’accurata visita medica», racconta ancora Silvestri, che soffre di diversi disturbi, che vanno dalla cardiopatia ischemica, alla ipertensione arteriosa, alla paraparesi e altre patologie. Poi continua: «Se non ci fossero mia moglie e mio figlio a darmi una mano, io non riuscirei neppure a muovermi. Sarei completamente prigioniero del mio stato di disabilità. Ho bisogno di un aiuto. Quello che chiedo è che la commissione medica dell’Inps mi mandi a chiamare e mi visiti come si deve, solo così si può fare una valutazione sulle mie condizioni. Non è giusto decidere solo in base a documenti».
Attualmente, Giuseppe Silvestri percepisce solo la pensione di invalidità, che ammonta a 250 euro mensili e in famiglia non ci sono altri redditi. Anche la moglie del signor Giuseppe si augura che la situazione di pesante disagio si possa risolvere positivamente in breve tempo e che la commissione medica intervenga. In una sola parola, i coniugi Silvestri chiedono un trattamento equo.
Elisa Ajelli
Fonte: la Provincia Pavese
Segnalato da: disablog.it
29/09/2011